Università degli studi di Genova



Blog a cura di Marina Milan, con la partecipazione di studenti, laureandi e laureati dei corsi di Storia del giornalismo e Giornalismo internazionale dell'Università degli studi di Genova (corso di laurea magistrale interdipartimentale in Informazione ed Editoria).

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28 marzo 2009

Giornalismo al cinema

Il cinema ha sempre dedicato molta attenzione al mondo dell'informazione, sempre pronto ad esaltare e più spesso a denunciare il ruolo della stampa nella società contemporanea. La battuta "E' la stampa bellezza!" pronunciata da Humphrey Bogart nel film L'ultima minaccia è entrata nel lessico comune per bollare il "cinismo" del giornalista.


Tra i film più famosi (in ordine cronologico):

Quarto potere - Regia di Orson Welles, 1941

L'asso nella manica - Regia di Billy Wilder, 1951 (noto anche sotto il titolo Il grande carnevale)
L'ultima minaccia - Regia di Richard Brooks, 1951
Sbatti il mostro in prima pagina - Regia di Marco Bellocchio, 1972
Prima pagina - Regia di Billy Wilder, 1974
Professione reporter - Regia di Michelangelo Antonioni, 1975
Quinto potere - Regia di Sidney Lumet, 1976
Tutti gli uomini del Presidente - Regia di A. J. Pakula, 1976
Diritto di cronaca - Regia di Sidney Pollak, 1981

Cronaca nera - Regia di Mark Joffe, 1988
The Insider. Dentro la verità - Regia di Michael Mann, 1999
The Agronomist - Regia di Jonathan Demme, 2004
Good night and good luck - Regia di George Clooney. 2005

State of Play - Regia di Kevin MacDonald - 2008

La Giusta Distanza - Regia di Carlo Mazzacurati, 2007

Fortapasc - Regia di Marco Risi, 2009 (dedicato al giornalista Giancarlo Siani ucciso dalla Camorra nel 1985)


Percorsi di lettura:
Print the legend. Cinema e giornalismo, a cura di G. Gosetti e J. M. Frodon, Milano, Il Castoro, 2005.

Giornalismo al cinema, a cura di S. Cortellazzo e M. Quaglia, Torino, Celid, 2004.

A. Sofi, Il mito del giornalismo nel cinema in Weblog.it, 30.10.2004

Professione reporter. L'immagine del giornalismo nel cinema a cura di A. Barbera, P. Bertetto, S. Cortellazzo , Torino, Lindau, 1995

C. Carotti, Cinema e Giornalismo in Giornalismoscientifico.it

*Link

http://www.comingsoon.it/Primo-Piano-Page.asp?key=765

4 commenti:

Rear Window ha detto...

Alle pellicole citate, aggiungerei "L'asso nella manica" (conosciuto anche con il titolo di "Il grande carnevale") di Billy Wilder, con uno memorabile Kirk Douglas. A mio avviso uno dei film più significativi sul giornalismo e sul mondo dei media in genere, che analizza efficacemente il sinistro rapporto che a volte sussiste fra la notizia e la morbosità della gente. Film superbo, sempre attualissimo, che perdipiù ha anticipato molte dinamiche della tragedia di Vermicino.
Complimenti per il nuovo Blog. Paolo

s.calissano ha detto...

Se vogliamo, anche il giovane co-protagonista de "La giusta distanza" di Mazzacurati è un buon esempio di (aspirante) giornalista. Ho trovato molto bello il concetto stesso di "giusta distanza" che il reporter dovrebbe mantenere fra sè e i fatti (anche se nel film essa deve essere superata per poter raggiungere la verità).

Rosaria Ranieri ha detto...

Io ho apprezzato moltissimo Zodiac, di David Fincher, citato anche nell'articolo di coming soon. E' stata soprattutto la seconda parte ad interessarmi, quella in cui alle indagini dei poliziotti si sostituiscono quelle del vignettista che, ricorrendo al suo intuito, riesce a decifrare molti indizi. Ma soprattutto è interessante vedere come lo stesso Zodiac, rivendicando gli omicidi con lettere aperte al San Francisco Chronicle, abbia capito una funzione importante del giornalismo, quello di fare da cassa di risonanza per gli eventi. Una funzione che nella storia del giornalismo è stata più volte sfruttata: pensiamo alle Veline fasciste, inviate dal regime ai giornali per diffondere nella popolazione un'idea di benessere che in realtà non è mai esistito (a me viene in mente quella citata nel manuale di Bergamini sul fatto che, durante il periodo fascista, l'altezza media della popolazione sia aumentata grazie ad alcune politiche del regime). Fare della stampa un mezzo di propaganda è un'usanza, insomma, vecchia come il mondo; un'usanza che il killer Zodiac ha saputo usare con arte.

Anonimo ha detto...

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