Università degli studi di Genova



Blog a cura di Marina Milan, con la partecipazione di studenti, laureandi e laureati dei corsi di Storia del giornalismo e Giornalismo internazionale dell'Università degli studi di Genova (corso di laurea magistrale interdipartimentale in Informazione ed Editoria).

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15 novembre 2008

Battuta d’arresto delle rimesse, la crisi dei mutui arriva in Perù

LIMA - Se già nel 2007 le rimesse dei peruviani avevano registrato un rallentamento quasi impercettibile, quest’anno l’ingresso in Perù dei risparmi degli emigrati è destinato a fermarsi, a causa principalmente della crisi dei mutui negli Stati Uniti. A dirlo sono alcuni dei principali analisti ed economisti peruviani. Tra questi il professore dell’Università Centrum Catòlica Jorge Torres Zorrila: “Noi prevediamo - spiega - , così come il Banco interamericano del desarrollo (Bid) che nell’anno corrente ci sarà un arresto delle rimesse. La situazione non è però così cattiva, ci aspettavamo un calo vero e proprio in conseguenza della crisi finanziaria americana”. Secondo il Centrum Catòlica di Lima, gli invii di denaro da parte degli emigrati residenti negli Usa sono diminuiti del 20% tra gennaio e ottobre a fronte delle rimesse registrate nel 2007. Questo significa che sono stati inviati 600 milioni di dollari in meno a causa della crisi finanziaria negli Stati Uniti, il Paese dal quale proviene la fetta più grossa di rimesse. La crisi che ha messo in ginocchio il Paese ha colpito soprattutto il settore edile lasciando migliaia di peruviani disoccupati. Gli effetti della bolla dei mutui Subprime sono stati conseguenza della recessione che si è verificata negli ultimi due trimestri negli Stati Uniti. Ma il fatto che le rimesse dirette in Perù partano anche dall’Europa ha aiutato a evitare un eccessivo calo degli invii. “Quello che si è perso con gli Stati Uniti – precisa Torres - si compensa con gli euro provenienti dall’Europa, principalmente dalla Spagna. Al momento il dollaro è deprezzato rispetto all’euro”. Per questo, spiega Torres, in Perù non ci sono preoccupazioni su un generale calo delle rimesse. Nella classifica dei Paesi da cui provengono le rimesse verso il Perù, elaborata dal Fomin (Fondo Multilateral de Inversiones) vede al primo luogo gli Stati Uniti, seguiti da Spagna, Giappone e America Latina (Argentina, Venezuela e Cile). “Nonostante in Perù ci sia una crescita economica - conclude Torres - e veniamo indicati come il miracolo dell’America Latina, la migrazione verso l’estero continua ad aumentare” .

Fonte. http://www.metropoli.repubblica.it/ (16 ottobre 2008)

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