Università degli studi di Genova



Blog a cura di Marina Milan, con la partecipazione di studenti, laureandi e laureati dei corsi di Storia del giornalismo e Giornalismo internazionale dell'Università degli studi di Genova (corso di laurea magistrale interdipartimentale in Informazione ed Editoria).

_________________

Scorrendo questa pagina o cliccando un qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie presenti nel sito.



15 novembre 2008

Genova: mancano i mediatori nelle scuole

GENOVA - “La presenza di mediatori culturali nelle scuole statali, fino alla secondaria di I grado, del Comune di Genova, è garantita fino al 30 novembre dagli stessi operatori dello scorso anno scolastico”. A dirlo è l’assessore alla Scuola del Comune, Paolo Veardo, dopo le polemiche dei giorni scorsi sulla mancanza dei mediatori culturali nelle scuole del Comune dal primo settembre. “Una situazione gravissima” denunciata dagli stessi genitori e dagli insegnanti delle scuole d’infanzia e primarie. Alunni arrivati dalla Cina, Ecuador, Marocco e altri paesi senza parlare alcuna parola d’italiano sono rimasti senza supporto linguistico. Tranne la disponibilità e professionalità degli insegnanti. Questo perché la convenzione con la cooperativa Saba, che aveva l’appalto del servizio, è scaduta a luglio. “Dal 1 dicembre la gestione passerà all’ente/soggetto che risulterà vincitore del bando di gara predisposto per l’affidamento del servizio fino a dicembre 2009 – continua l’assessore Veardo - . Il bando sarà pubblicato nei prossimi giorni”. Nel frattempo però le richieste di mediazione da parte delle scuole sono sempre in aumento e la proroga fatta dal Comune non basta per arrivare fino a dicembre. “Qualche giorno fa sono arrivati 7 nuovi ingressi alle medie e altri 2 nelle elementari – spiega la professoressa Federica Mazza, dell’Istituto comprensivo San Francesco di Paola - . Abbiamo fatto richiesta dei mediatori culturali ma ad oggi non è arrivato nessuno. Sono sicura che le ore di mediazioni che sono state concesse fino alla pubblicazione del nuovo bando, sono finite in mezza giornata”. Husein Salah, responsabile della cooperativa Saba ammette: “E’ come voler mettere una pezza per recuperare una grave situazione. E’ vero, le richieste sono tante soprattutto in questi giorni di prima accoglienza nelle scuole. Ad oggi la nostra cooperativa non può soddisfare 20 richieste di mediatori”. Secondo i dati forniti dall’assessorato all'Infanzia e Scuola, nell’anno scolastico 2007-2008 il servizio era presente in 180 scuole, a vantaggio di circa 1600 bambini. E in ogni scuola sono presenti, in media, 3 aree linguistiche diverse dall’italiano; ad ogni area linguistica, sempre in media per scuola, appartengono 3 alunni. Le aree linguistiche più rappresentate sono, in ordine decrescente: spagnola, albanese, romena, araba, cinese; la lingua spagnola raggiunge il 50% del totale. “10.000 sono le ore di servizio di mediazione culturale che saranno erogate. Nonostante le note difficoltà economiche dei bilanci comunali, l’amministrazione genovese ha scelto di mantenere la stessa quantità di ore degli anni precedenti – dichiara l’assessore Veardo - . E 800 le ore di servizio di mediazione culturale educativa; l’amministrazione genovese ha scelto di prevedere non solo il servizio di mediazione culturale “classica”, ma anche di mettere a disposizione delle scuole un servizio di progettazione educativa per la programmazione di attività annuali, rivolte a tutti gli alunni, che favoriscano l’integrazione e l’accoglienza dei bambini che arrivano da lontano”. “Vista la nuova riforma andremo sempre peggio – dice la professoressa Mazza - . Il motivo sono sempre i soldi. Secondo me questo servizio andrà a morire, perché i fondi non ci sono mai”. Quello che è certo è che la figura del mediatore culturale, entrata nelle scuole genovesi dal 2001, è importante per l’integrazione come spiega Husein Salah “ma non siamo soddisfatti della nostra situazione. Siamo anche noi dei precari”, conclude.

Fonte: http://www.metropoli.repubblica/ (3 novembre 2008)

Nessun commento:

Archivio blog

Copyright

Questo blog non può considerarsi un prodotto editoriale, ai sensi della legge n. 62/2001. Chi desidera riprodurre i testi qui pubblicati dovrà ricordarsi di segnalare la fonte con un link, nel pieno rispetto delle norme sul copyright.