Università degli studi di Genova



Blog a cura di Marina Milan, con la partecipazione di studenti, laureandi e laureati dei corsi di Storia del giornalismo e Giornalismo internazionale dell'Università degli studi di Genova (corso di laurea magistrale interdipartimentale in Informazione ed Editoria).

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23 settembre 2009

Arriva il quotidiano costituzionale

Sono curiosa di conoscere le vostre opinioni sull'argomento.
Allego, a mo' di riassunto, uno stralcio dell' articolo di Mauro Favale apparso ieri su Repubblica:

"ROMA - L'appuntamento per la riunione di redazione è oggi alle 11. Nascerà in quella stanza, al terzo piano di un edificio nel quartiere Prati, a Roma, il primo numero del Fatto Quotidiano, il nuovo giornale diretto da Antonio Padellaro che sarà in edicola domani. Insieme all'ex direttore dell'Unità, firme note (Furio Colombo, Marco Travaglio, Peter Gomez, Luca Telese) e una pattuglia di giovani cronisti, impegnati a sfornare per sei giorni a settimana (escluso il lunedì) le 16 pagine che costituiscono il Fatto. "Perché un giornale nuovo proprio ora, con il settore editoriale in crisi e la stampa sotto assedio? Così - racconta Padellaro - ci hanno chiesto molti colleghi, italiani e stranieri. Rispondiamo che proprio per questo serve una reazione civile dei giornalisti". "Picchieremo là dove merita picchiare - spiega Travaglio - ed è ovvio che ci concentreremo su Berlusconi". Ma la redazione ci tiene a specificare che non sarà un quotidiano "filo-opposizione". "La linea al giornale la darà la Costituzione", afferma il direttore. Che rivendica come il suo nuovo giornale rinunci in toto ai finanziamenti pubblici: "Solo così possiamo dirci veramente liberi"."
*link al primo numero de "Il fatto quotidiano", 23 settembre 2009.
*link al blog '"Antefatto"

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2 commenti:

Giammaria Milani ha detto...

La nascita di un nuovo giornale è sempre un evento positivo; questa mi sembra una considerazione da cui comunque partire. Coraggiosa appare pure l'idea di autofinanziarsi, anche se non conosco le conseguenze che questa scelta potrà avere sulle casse del neonato "Fatto Quotidiano" e quindi sulla sua (r)esistenza sul mercato. Interessante inoltre la scelta delle firme, che pur guardando insistentemente verso un certo tipo di opposizione che qualcuno definisce giustizialista, annovera giornalisti quali Luca Telese, che certo a questa corrente non si ispira: vedremo quanto la sua voce peserà all'interno della nuova redazione. Esaurite, per il momento, le doverose considerazioni positive, sottolineiamo qualche aspetto quantomeno discutibile. La nuova testata si batterà per salvare la libertà di stampa che scrive essere in serio pericolo? Probabilmente si; e questo, per dirla con Arrigo Levi, appare grottesco nel momento stesso in cui nasce un nuovo giornale che si autodefinisce di opposizione e che da subito conta un gran numero di adesioni tra i giornalisti e tra i lettori. Il riferimento alla Costituzione, invece, appare per il momento indecifrabile, avendo qualche difficoltà a comprendere in che maniera e misura questa possa essere una fonte di ispirazione per un giornale; seppure affascinante, insomma, sarà difficile capire come questi riusciranno a tradurre la Costituzione in linea editoriale.

Volpe ha detto...

Concordo assolutamente sulla dubbia interpreazione relativa alla "costituzionalià" (il titolo del post era volontariamente provocatorio). Mi dispiace rispondere con tale ritardo ma questo mi offre la possibilità di ragionare avendo avuto per un periodo il Fatto sotto gli occhi. Risulterebbe malcelata la mia delusione se l'ancoraggio alla speranza fosse ancora saldo. Purtroppo non lo è.
Non ho trovato la "novità" da nessun punto di vista. Serviva un'ulteriore voce urlante nel coro del Nabucco(Umberto Umberto!)!? Senza cattiveria, credo che finora il Fatto non si sia per nulla distinto dalla melma retorica e poco costruttiva che siamo abituati a leggere (se non a scrivere). L'autofinanziamento stesso, scelta coraggiosa e nobile ideale (per carità),rischia di trasformarsi nell'ennesimo partitino-setta che preferisce il commento esoterico nell'opnione a una forma di informazione davvero diversa, unico spiraglio possibile verso la grotta remota delle idee che sapranno restituirci non solo un dialogo migliore ma forse un mondo più umano. Qualcosa di buono, tuttavia, c'è. Saranno il tempo e i fatti a giudicare il Fatto!
Ti ringrazio per l'attenzione e l'intelligente commento.
Se segui il corso quest'anno a presto!

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