Università degli studi di Genova



Blog a cura di Marina Milan, con la partecipazione di studenti, laureandi e laureati dei corsi di Storia del giornalismo e Giornalismo internazionale dell'Università degli studi di Genova (corso di laurea magistrale interdipartimentale in Informazione ed Editoria).

_________________

Scorrendo questa pagina o cliccando un qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie presenti nel sito.



05 giugno 2010

Libertà di stampa

Lettera aperta di Willy Dias ai giornalisti genovesi

"Io non vorrei che nessuno dei giornalisti di Genova, a qualunque partito politico appartengano, supponesse che voglia, rievocando il passato, fare delle allusioni o degli oramai superati rinfacciamenti. Voglio soltanto metterli sull’attenti riguardo al progetto di legge che per quanto elaborato con raffinata ipocrisia, sopprimerebbe in realtà, la libertà di stampa. Le conseguenze della soppressione di tale libertà ogni italiano, purtroppo, le ha potute constatare. Anche allora, quando si trattò di varare tale legge, in contraddizione con lo Statuto, si ricorse alle stesse ambigue manovre di adesso. Mussolini comprese tanto bene la gravità del suo gesto che volle condividere la responsabilità con quelli stessi che la legge più direttamente colpiva. E ci riuscì. Le associazioni giornalistiche furono obbligate ad indire delle riunioni, dove i soci dovevano dare pubblicamente il loro voto pro o contro la soppressione. Ricordo la riunione di Genova il verbale della quale del resto, se non fu diplomaticamente distrutto, dovrebbe essere ancora nell’archivio dell’Associazione Ligure dei Giornalisti. Prima del fascismo c’era, tra noi giornalisti, molta fraternità. Dopo qualche spiegazione si arrivò al voto. Non più di dieci, o forse meno, furono i voti contrari. Tra quelli che ricordo furono Angiolini, Baratono, Beccherucci, Flavia Steno, Willy Dias, Federico Striglia. Flavia Steno spiegò anche il motivo del suo no. Disse: mi strangolino se hanno il potere di farlo ma non mi chiedano di fornire loro la corda. Ed era il pensiero nostro. L’accolse un glaciale silenzio. Molti, troppi dei colleghi di un tempo non ci sono più, e diversi, si accorsero, tardi, dell’errore commesso. Perciò sento il dovere di esortare i colleghi attuali, di non essere agnostici, di lottare qualunque sia la loro fede politica, con noi perché non sia avvilita, come lo fu nel ventennio la dignità della nostra professione e la libertà che abbiamo pagato a così duro prezzo."
("L’Unità", 10 luglio 1952)

“Willy Dias” (1872-1956) trascorse la maggior parte della sua carriera giornalistica alla redazione del "Caffaro". Nel 1925 fu una delle prime firmatarie di un documento a favore della libertà di stampa contro le "leggi fascistissime". Nel 1946 entrò alla redazione genovese de "l'Unità". Il suo vero nome era Fortunata Morpurgo Petronio.
____

Nessun commento:

Archivio blog

Copyright

Questo blog non può considerarsi un prodotto editoriale, ai sensi della legge n. 62/2001. Chi desidera riprodurre i testi qui pubblicati dovrà ricordarsi di segnalare la fonte con un link, nel pieno rispetto delle norme sul copyright.