Università degli studi di Genova



Blog a cura di Marina Milan, con la partecipazione di studenti, laureandi e laureati dei corsi di Storia del giornalismo e Giornalismo internazionale dell'Università degli studi di Genova (corso di laurea magistrale interdipartimentale in Informazione ed Editoria).

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12 marzo 2011

Habanero presenta L'Egemonia Sottoculturale di Massimiliano Panarai



Lunedì 14 marzo 2011
ore 17.30

Sala Consiglio della Provincia, Genova

HABANERO, la casa editrice giovane di Genova, incontra MASSIMILIANO PANARARI, autore de L’egemonia sottoculturale, Einaudi, 2010.

Presentano la serata:
Prof. LUIGI CAVAGNARO – docente Liceo Fermi
Dott. EMANUELE PODESTA’ - scrittore, editore
con
Sen. ROBERTA PINOTTI
IL LIBRO:
C’era una volta l’egemonia culturale della sinistra.
Oggi ci sono veline, tronisti, iene, grandi fratelli, vip (e aspiranti tali).
Una ragione ci sarà.
Una volta il nazionalpopolare era una categoria gramsciana, i giornali e la televisione pubblica erano pieni di scrittori e intellettuali, la sinistra (si dice) dominava la produzione culturale. Oggi nazionalpopolari sono i reality show pieni di volgarità, la televisione (pubblica o privata) è quella che è, e la sinistra pure.
Ma si può paragonare l’Italia di Pasolini, Calvino, Moravia con quella di Striscia la notizia, Alfonso Signorini, Amici di Maria De Filippi? La tesi provocatoria di questo libro è che il confronto non solo è possibile, ma è illuminante.
Perché oggi, finita e strafinita l’egemonia culturale della sinistra, trionfa un’egemonia sottoculturale prodotta dall’adattamento ai gusti nostrani del pensiero unico neoliberale, in quel frullato di cronaca nera e cronaca rosa, condito da vip assortiti, che sono diventati i nostri mezzi di comunicazione, ormai definitivamente dei «mezzi di distrazione di massa».
E il paradosso è che molte delle tecniche di comunicazione che oggi innervano la società dello spettacolo sono nate dalla contestazione del Sessantotto, dai movimenti degli anni Settanta e dalle riflessioni sul post-moderno degli anni Ottanta.
E così, in un cortocircuito di tremenda forza mediatica, il situazionista Antonio Ricci produce televisione commerciale di enorme popolarità, Signorini dirige con mano sicura il suo postmodernissimo impero «nazionalgossiparo», i reality più vari sdoganano il Panopticon di Bentham e Foucault per le masse. Una riflessione originale sulla costruzione del nostro immaginario contemporaneo, che getta luce sul lato nascosto (e serissimo) della frivola cultura pop in cui siamo tutti immersi.
Emanuele Podestà


Per info:
http://www.habaneroedizioni.wordpress.com/

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