Università degli studi di Genova



Blog a cura di Marina Milan, con la partecipazione di studenti, laureandi e laureati dei corsi di Storia del giornalismo e Giornalismo internazionale dell'Università degli studi di Genova (corso di laurea magistrale interdipartimentale in Informazione ed Editoria).

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06 giugno 2011

Libertà vigilata

“… Laddove la libertà di stampa non esiste, il pubblico si abitua ai sospetti; si crea fantasmi, li ingrandisce e se ne impadronisce …” . Sono questi i fantasmi che stravolgono la mente dei fondamentalisti? Che conducono alla persuasione di poter effettuare la scalata al cielo attraverso il dilagare della violenza?
La propaganda ha leggi costanti e Morigi e Boccolini analizzano, in questo saggio che è unico nel panorama italiano, il rapporto tra Islam e mass-media e il ruolo di questi ultimi nell’acutizzazione dei conflitti.
A leggere della possibilità di ricevere una fatwa per una battuta in un talk-show, o dei cartoons kamikaze utilizzati come propellente del fanatismo infantile, colpisce in particolar modo la dicotomia che pare destabilizzare il mondo musulmano: da un lato l’esigenza di modernizzarsi per uscire dal sottosviluppo culturale, facendo propri strumenti che appartengono ai “corrotti sulla terra” ; dall’altro la necessità di non perdere di vista la fonte della vera fede, il Corano, ideologia religiosa e insieme consapevole strumento spiccatamente politico. Il versetto 110 della III Sura recita infatti: ”Voi siete la migliore nazione che possa unire gli uomini. Voi, invero, praticate il bene, impedite il male, voi credete in Dio”.
A leggere del dovere dell’obiettività piegato dalla manipolazione della propaganda colpisce come somigli alla storia di casa nostra, una storia di glorificazione del potere tanto più esaltatrice quanto meno autorevoli i meriti di chi la impone. La propaganda condanna il buon giornalismo all’estinzione; la propaganda spoglia le notizie del loro significato e della loro natura, seppellisce i fatti impedendo loro di divenire realtà e smantella la circolazione delle informazioni per assicurare il consenso …
La propaganda ha leggi costanti e questo un giornalista dovrebbe saperlo. Allora perché, a pagina 45, Morigi e Boccolini scrivono: “L’unica pecca, al-Jazeera la rivela quando, parlando di Berlusconi, difficilmente indovina le previsioni. Pochi mesi dopo, l’emergenza rifiuti è stata infatti risolta, ma questo i telespettatori arabi di al-Jazeera non lo sanno e forse non lo sapranno mai” ?
Il servizio di Nuredin Buzian, sui rifiuti a Napoli, al-Jazeera lo manda in onda il 23 aprile 2008; le amministrative del 2011, a Napoli, si sono giocate anche e soprattutto sul terreno dell’immondizia… Sono perplessa!
Simona Tarzia

Andrea Morigi - Hamza Boccolini

Media e Oriente
Milano, Mursia, 2011, 136 p.

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