Università degli studi di Genova



Blog a cura di Marina Milan, con la partecipazione di studenti, laureandi e laureati dei corsi di Storia del giornalismo e Giornalismo internazionale dell'Università degli studi di Genova (corso di laurea magistrale interdipartimentale in Informazione ed Editoria).

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29 settembre 2011

In libreria

Ernesto Calvanese
Media e immigrazione tra stereotipi e pregiudizi. La rappresentazione dello straniero nel racconto giornalistico
Milano, Franco Angeli, 2011, 208 pp.
Descrizione
Non c'è giorno nel quale non si parli a livello mediatico di immigrazione, e non c'è giorno nel quale non si faccia cenno al pericolo, alla criminalità, all'allarme sociale, al semplice fastidio che a questa tematica si correlano, in modo si direbbe ineluttabile e deterministico. Questo è quanto principalmente emerge dalla ricerca effettuata negli anni 2005-2008 su tre testate nazionali "Corriere della Sera", "Il Giornale", "la Repubblica", che hanno evidenziato come di stranieri si parli esclusivamente in termini di conflittualità e di problematicità, anche quando sono stati proposti articoli non direttamente incentrati sulla loro delittuosità. I temi costanti sono il binomio straniero-criminalità, la pericolosità sociale dei migranti, il controllo, la giustizia e le misure preventive e penalmente repressive. La ricerca sulle tre testate ha evidenziato - nel raffronto con la divulgazione dei reati messi in atto da italiani - un grave squilibrio, nel senso di una rappresentazione pressoché globale della delittuosità degli stranieri (sotto-rappresentata al 3,47%), rispetto ad una sotto-rappresentazione della criminalità autoctona pari al 30,61% in meno rispetto ai dati statistici ufficiali. E l'omissione vale quanto una sovra-rappresentazione, in una realtà virtuale la cui "conoscenza" dipende quasi globalmente dai media . Da questo continuo "martellamento" di notizie non può non derivare il consolidarsi dello stereotipo attinente alla minaccia costituita dagli stranieri, anche in considerazione che pressoché mai sono riportate informazioni che si riferiscano alla solidarietà, alla integrazione, alla cultura, all'incontro di valori, idee, religioni differenti. Tutto ciò con buona pace dei più di 27.000.000 di italiani emigrati tra il XIX e XX secolo (Fonte Caritas), moltissimi dei quali si sono trovati al centro delle attenzioni degli apparati di giustizia dei paesi ospitanti e, ovviamente, al centro anche di una comunicazione mediatica negativa e allarmistica. Su 31.946 articoli analizzati, mai si è trovato un cenno ad un passato comune, quasi a volere cancellare una memoria storica imbarazzante.
*link all'Indice del libro.
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