Università degli studi di Genova



Blog a cura di Marina Milan, con la partecipazione di studenti, laureandi e laureati dei corsi di Storia del giornalismo e Giornalismo internazionale dell'Università degli studi di Genova (corso di laurea magistrale interdipartimentale in Informazione ed Editoria).

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10 ottobre 2011

Da Gutenberg a Harry Potter

Alla metà del Quattrocento risale una delle invenzioni che più cambiarono il modo di vivere dell'uomo: nel 1439, Gutenberg inventa la stampa a caratteri mobili, strumento che dà la possibilità di considerare il libro non più come un elemento da consultare solo in biblioteca, ma come oggetto che può far parte della quotidianità. Quest'invenzione si diffonde rapidamente e si diffondono altrettanto rapidamente i primi giornali. Con il trascorrere dei secoli, si è passati dalla stampa a caratteri mobili alla macchina da scrivere e, in seguito, al computer.
In questi ultimi anni, un'altra grande rivoluzione si sta inserendo nella pratica giornalistica: grazie all'uso di iPhone o smartphone in tasca i reporter hanno sempre con sé una redazione portatile. Si ha infatti la possibilità di scattare fotografie, montare dei video, di accedere alle fonti del web e di trasmettere istantaneamente qualsiasi informazione in redazione. Questi nuovi giornalisti sono stati definiti in linguaggio informatico: Giornalisti 3.0.
Parlando di Steve Jobs, Bruno Ruffilli afferma che "le lezioni di calligrafia di cui parla servirono anche a dare una veste grafica più elegante a giornali e libri, realizzati spesso da giovani alle prime esperienze, affascinati dalle possibilità che la piattaforma Apple offriva. Una generazione di giornalisti e grafici si è formata con Illustrator e Freehand, ha scoperto le magie di Photoshop, esplorato i font con Suitcase, disegnato pagine con PageMaker e Quark Xpress. Prima ancora della sua scomparsa, Steve Jobs era già visto come il Gutenberg dell’era digitale, per aver portato sull’iPad giornali ed eBook o per iniziative come il Daily, primo quotidiano solo su tablet: giusto, ma la sua rivoluzione era cominciata ventisette anni fa".
Riporto, infine, una notizia letta qualche settimana fa: a Dublino, il quotidiano "Metro Herald" contiene alcuni elementi pubblicitari ed editoriali che, semplicemente passandovi sopra con uno strumento come l'iPhone o l'iPad, si animano o diventano tridimensionali. Siamo arrivati, dunque, grazie alle nuove tecnologie, a rendere possibili le fantastiche magie lette nei libri di Harry Potter, in cui i personaggi ritratti nelle fotografie dei giornali si muovevano e si spostavano a loro piacimento. 
A tanto hanno portato le innovazioni tecnologiche di personaggi che spesso sono stato definiti pazzi e visionari: in realtà, solo quelli che hanno avuto la possibilità di guardare oltre, sono riusciti a raggiungere l'impossibile.
Martina Zavagna

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