Università degli studi di Genova



Blog a cura di Marina Milan, con la partecipazione di studenti, laureandi e laureati dei corsi di Storia del giornalismo e Giornalismo internazionale dell'Università degli studi di Genova (corso di laurea magistrale interdipartimentale in Informazione ed Editoria).

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19 febbraio 2012

Verso la TV 3.0

Uno in cucina, uno in salotto. E poi quello in camera da letto per vedere un film sotto le coperte o per addormentarsi con il sottofondo di chiacchiere del talk show previsto per la seconda serata. Un altro nella cameretta dei bambini. Per i cartoni animati, ovviamente.
Ne è passato di tempo dalla nascita della Signora Televisione. Eh si proprio Signora; perché se volessimo impersonificare il media che ha cambiato la storia dell’umanità come ci suggerisce Luca Tomassini in Internet@TV.Dalla televisione alla retevisione, questa,sarebbe proprio una Signora alle soglie della sessantina.
E come ogni donna, nel corso degli anni, è cresciuta, è cambiata. Ha cambiato modo di vestire e di atteggiarsi, adeguandosi ai tempi che si evolvono.
Ne è passato di tempo da quando “guardare la tv” era considerato un evento. Da quando familiari e amici si riunivano intorno a questo magic box che per molti anni è stato appannaggio di pochi.
Il libro di Tomassini ci porta alla scoperta di questi cambiamenti, con un occhio verso l’Europa oltre che fra le mura di casa. Ma non è solo cambiata la tv, bensì il nostro modo di viverla, la tipologia di fruizione.
Un tempo esisteva un unico canale disponibile e quindi nessuna possibilità di scelta. Adesso la scelta è molto ampia, forse troppo.
La prima vera rivoluzione avvenne negli anni Settanta,con l’arrivo delle immagini a colori. E da li, una continua escalation. Immagini, video, montaggi. Una tv che non ha più come obbiettivo primario quello di informare ed istruire bensì di divertire. E’ l’era dell’infotainment.
Nuove parole iniziano a farsi largo tra le persone comuni e non solo tra gli addetti al settore.
Reclame, zapping, reality, iptv, pay per view, web tv e il tanto decantato audience. Il primo comandamento per quella che è ormai diventata una vera e propria industria commerciale. Il telespettatore non è più passivo, non subisce un’unica programmazione ma può scegliere all’interno di un’ampia offerta e diventa lui stesso autore di contenuti nel mondo del web.
Se un tempo televisione significava televisore, adesso i contenuti sono indipendenti e possono essere fruiti su molteplici dispositivi. Siamo di fronte al fenomeno della convergenza che non è una parolaccia.Internet e tv cominciano ad essere sempre meno estranei e confluiscono uno verso l’altro creando un’offerta originale. Possiam quindi parlare di TV 3.0, di una televisione che esce dal televisore ed invade la vita quotidiana. Un nuovo mercato quindi in cui i confini tra produttore e consumatore diventano molto labili.
Cresce la tv ed ognuno di noi è chiamato a prendere una posizione:o la si odia o la si ama.
Come ci suggerisce la prefazione ad opera di Irene Pivetti, in cui vengono sottolineati gli aspetti più romantici ed affettivi provocati dalla signora che tutti conosciamo, la Signora TV.
Giorgia Cenni





Luca Tomassini
Internet@Tv. Dalla televisione alla retevisione
Milano, Franco Angeli, 2010
*link al sito dell'autore Luca Tomassini

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