Università degli studi di Genova



Blog a cura di Marina Milan, con la partecipazione di studenti, laureandi e laureati dei corsi di Storia del giornalismo e Giornalismo internazionale dell'Università degli studi di Genova (corso di laurea magistrale interdipartimentale in Informazione ed Editoria).

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11 maggio 2012

Drammaturgie multimediali

Il volume Drammaturgie multimediali consiste in una raccolta di alcuni brevi saggi, pubblicata grazie ai fondi speciali per la ricerca messi a disposizione dall'università IULM di Milano in cui Gianni Canova (curatore del volume) è professore ordinario di storia e critica del cinema.
L'obiettivo dell'opera, esplicitato nell'introduzione, è quello di indagare gli imponenti fenomeni di mutazione in atto in ambito mediatico-culturale, in seguito al continuo affermarsi di novità tecnologiche, con particolare riferimento  a quello che viene definito ormai da molti il web 2.0. Si tratta di otto esplorazioni tematiche, affidate ad altrettanti riconosciuti studiosi, che si  propongono di analizzare, in prospettiva storica, l'influenza che ha su vari settori della produzione culturale contemporanea l'evoluzione dei mezzi di diffusione, di produzione e  di riproduzione.
L'effetto di tale influenza viene descritto con la metafora di “uno sciame sismico” che colpisce e sconvolge la “mediasfera contemporanea”.
Il riferimento al terremoto sottolinea la colossale portata delle metamorfosi in questione: da un lato si ha la tendenza, da lungo tempo in atto, alla contaminazione fra “generi culturali” tradizionalmente concepiti come diversi (cinema, teatro, musica, ecc), un meticciato indotto dalle nuove condizioni di diffusione al pubblico e tra il pubblico (streaming, televisione, peer to peer) che dà  origine anche a “nuovi generi” (la videoarte, i videoclip, i videogiochi, ecc); dall'altro si verifica -e questo è forse l'aspetto più interessante- la progressiva sovrapposizione fra i cosiddetti “producer” e ”consumer” che porta alla nascita di un soggetto ibrido, il “prosumer”, conseguente all'emersione di un numero esponenzialmente in crescita di prodotti culturali-comunicativi di tipo amatoriale e dilettantistico: essi possono godere di facile distribuzione grazie alla rete, e sono spesso anche di ottimo livello tecnico-qualitativo grazie alle possibilità offerte da software e da strumentazioni elettroniche varie, in grado di agevolare la produzione di materiale originale, così come di manipolare materiale già esistente a piacimento.
Particolarmente interessante poi la seconda parte del volume, relativa all'influenza esercitata dai mezzi di registrazione, di riproduzione e di diffusione sulla “forma” musicale ieri e oggi.
Il risultato è un  testo stimolante perché denso dei riferimenti  più disparati a cinema, teatro, musica, letteratura, videogame, e che si propone esplicitamente come un primo assaggio in vista di ricerche più approfondite e, verrebbe da dirsi ormai, a tre anni dalla pubblicazione, più aggiornate.
 Bisogna riconoscere a tal proposito che un'obsolescenza rapida  di ricerche di questo genere è prevedibile, anzi inevitabile. Pensiamo ad esempio al sito internet Youtube, spesso citato nel testo: questo in realtà non è che uno tra i siti che offrono quel genere di servizi, né l'unico meritevole di studio nell'ottica presa in esame; non c'è poi nemmeno una parola sul caso Megavideo, e sarebbe stato interessante inoltre approfondire il discorso rispetto all'antinomia “copyright\copyleft” nonchè rispetto al modello “open source”, proprio del mondo Linux. 
Insomma, un utile, per quanto dichiaratamente parziale, contributo di ricerca su un campo, quello dell'impatto socio-culturale delle nuove tecnologie, dei nuovi media e del web 2.0, ancora necessariamente inesplorato, ma florido di spunti suggestivi.
Carlo Ramoino
Drammaturgie multimediali
Media e forme narrative nell'epoca della replicabilità digitale
a cura di Gianni Canova
Milano, Unicopli, 2009, 147 pp.


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