Università degli studi di Genova



Blog a cura di Marina Milan, con la partecipazione di studenti, laureandi e laureati dei corsi di Storia del giornalismo e Giornalismo internazionale dell'Università degli studi di Genova (corso di laurea magistrale interdipartimentale in Informazione ed Editoria).

_________________

Scorrendo questa pagina o cliccando un qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie presenti nel sito.



21 maggio 2012

Un mondo di persone disinformate nell'era della comunicazione istantanea

 "Una società dove una robusta minoranza non s’informa,
non controlla e non vota con discernimento,
è una società impossibilitata ad autogovernarsi."

Internet, diffondendo l’illusione che ogni nozione sia a portata di mano, opera un esproprio delle conoscenze del cittadino medio, generando così indifferenza e incapacità critica. Fatto ancora più grave si è creata, forse anche a causa dei mezzi di comunicazione di massa, una razionalizzazione dell’incultura.
Questa è la tesi che sviluppa Fabrizio Tonello, professore di Scienza Politica di Padova, nel suo nuovo libro. La velocità ha preso il posto dell’accuratezza e il rischio che corriamo è che viviamo nell’età dell’ignoranza ma crediamo di poter essere onniscienti: trionfano la velocità, la brevità e il non-pensiero.
In questo pamphlet l’autore, con spirito critico e lucidità, fa luce sui molti problemi che la modernità tende a ignorare e spiega come la democrazia, basata sullo scambio comunicativo tra cittadini che condividono un codice culturale di base, sia gravemente a rischio.
Le riflessioni più accurate riguardano la scuola: tra le giovani generazioni serpeggia una pericolosa illusione, quella di non dover imparare più niente, in quanto la cultura viene gentilmente offerta sotto forma di pagine Wikipedia e l’italiano diventa sempre più superfluo (grazie ai correttori ortografici). Tonello asserisce: "Nulla potrebbe essere più falso; bisogna studiare per difendere la propria qualità di vita". D’altronde già settecento anni fa Dante suggeriva la retta via: "fatti non foste a viver come bruti/ma per seguire virtute e conoscenza".
Una maggioranza dei nostri concittadini è indifferente o ancora impossibilitata a utilizzare la Rete e, ancora più sconcertante, più di due milioni di adulti nel nostro Paese sono analfabeti completi, quasi quindici milioni semianalfabeti e altrettanti sono ai margini inferiori delle capacità di comprensione.
Molti erano convinti che le innovazioni (il telegrafo, la radio, l’aviazione, la televisione e il web) avrebbero portato con sé cultura; erano viste come tecnologie capaci di eliminare le barriere che impedivano alle persone un accesso diretto all’informazione e alla politica. L’autore nutre forti dubbi a riguardo e critica aspramente il palpabile clima di anti-intellettualismo che si respira in Italia, al contrario accentuato proprio da quelle tecnologie, in primis dal mondo televisivo. La televisione seleziona in base alle proprie necessità determinati target, reclutando quindi persone di bell’aspetto, capaci all’occorrenza di parlare in modo provocatorio, ma privi di "reali competenze".
Un’invettiva quindi, quella di Fabrizio Tonello, contro il bombardamento di disvalori cui assistiamo quotidianamente, in contesti in cui l’ignoranza diventa addirittura sinonimo di autenticità: una divinizzazione del cittadino medio (intrapresa mezzo secolo prima da Lascia o Raddoppia?, passando oggi dal Grande Fratello a Uomini e Donne) in un mix di psicodramma e competizione.
Non mancano nel saggio critiche al mal governo e alla mancata competenza dei governanti; la sua originalità (sono molti gli autori che in questo periodo tentano di sviscerare il tema del mal governo) risiede nell’affrontare questo argomento con un percorso preciso, attraverso numerosi esempi, non privi di sarcasmo e ironia, con uno stile semplice e diretto, a tratti tagliente, che rende la lettura scorrevole e interessante, mai noiosa.
Pessimista forse, ma sicuramente apre gli occhi sull’ingenuo ottimismo tecnologico e altre scorciatoie che possono trarre in inganno.
Serena Cellotto

Fabrizio Tonello
L’età dell’ignoranza. È possibile una democrazia senza cultura?
Milano-Torino, Bruno Mondadori, 2012, 151 pp.


___

Nessun commento:

Archivio blog

Copyright

Questo blog non può considerarsi un prodotto editoriale, ai sensi della legge n. 62/2001. Chi desidera riprodurre i testi qui pubblicati dovrà ricordarsi di segnalare la fonte con un link, nel pieno rispetto delle norme sul copyright.