Università degli studi di Genova



Blog a cura di Marina Milan, con la partecipazione di studenti, laureandi e laureati dei corsi di Storia del giornalismo e Giornalismo internazionale dell'Università degli studi di Genova (corso di laurea magistrale interdipartimentale in Informazione ed Editoria).

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26 febbraio 2013

Se l'arte è provocazione


“Sono convinto che la realtà sia più provocatoria della mia arte. Se pensate che la mia opera sia molto provocatoria, allora significa che la realtà è estremamente provocatoria”  - Maurizio Cattelan

Nell'arte contemporanea uno dei personaggi che si è contraddistinto per la sua emblematica personalità e irriverenza artistica è Maurizio Cattelan, padovano, classe 1960, uno dei pochi artisti italiani che è riuscito a raggiungere la notorietà a livello internazionale. Tutti i suoi lavori ruotano intorno al potere delle immagini, dell’informazione e alla loro ambiguità; egli decontestualizza situazioni ed oggetti, trasmettendo semplicemente la tragicomica complessità della banalità odierna, trasformando le proprie debolezze e quelle dell'essere umano in arte, deridendo e insultando tutto ciò che ci circonda. Attraverso le sue opere siamo portati a riflettere.
Nel 1992 si trasferisce a New York e per 20 anni, farà la spola tra Milano e New York partecipando con i propri lavori alle Biennali, alle mostre, legandosi ai galleristi e ai critici più in voga, attraverso le proprie opere artistiche è riuscito a esprimere il mondo reale e i paradossi della società contemporanea che condividiamo quotidianamente suscitando ogni volta scandalo, irritazione, simpatia, sgomento.
Ricordiamo come per il suo debutto a New York con “Warning! Enter at your own risk. Do not touch, do not feed, no smoking, no photographs, no dogs, thank you”, installa un lampadario con al di sotto un asino vivo, emblema riconosciuto di ottusità per rappresentare al meglio la sua posizione nel mondo dell’arte.
L’artista padovano si prende gioco di tutti, addirittura dei principali personaggi che hanno segnato, la storia di questo secolo costruendo delle opere sui limiti e sugli abusi di potere: John Fitzgerald Kennedy, Papa Giovanni Paolo II, Adolph Hitler. I suoi messaggi non devono essere univoci ma ambigui e confusionari. Il Potere mediatico, culturale, sociale si intersecano: rendere pieno il vuoto e sacro il nulla, la visibilità nell'arte contraddistingue il nostro tempo.
Jenniffer Flores Guevara

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