Università degli studi di Genova



Blog a cura di Marina Milan, con la partecipazione di studenti, laureandi e laureati dei corsi di Storia del giornalismo e Giornalismo internazionale dell'Università degli studi di Genova (corso di laurea magistrale interdipartimentale in Informazione ed Editoria).

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25 giugno 2013

I Servizi Segreti, Mangiafuoco dell’informazione

Fonte di continue ed interessanti riflessioni risulta essere l’inchiesta effettuata da Aldo Giannuli sull’importanza del ruolo che i Servizi Segreti rivestono nel panorama dell’informazione. Il libro in esame, Come i servizi segreti usano i media pubblicato a Firenze da Ponte alle Grazie nel 2012, riprende in parte temi già affrontati dallo stesso Giannuli in una sua precedente pubblicazione intitolata «Come funzionano i servizi segreti» suggellando una attività di ricerca e di studio sul tema Intelligence che prosegue da oltre venticinque anni.
Un linguaggio ricercato, ma allo stesso tempo chiaro ed immediato, rende la lettura piacevole ed intrigante sia allo studente inesperto che si affaccia per la prima volta al tema dei Servizi Segreti, sia al lettore più informato ed efferato sull’argomento che potrà confrontare le proprie valutazioni riguardo particolari temi di carattere internazionale e non, con quelle di Giannuli, ex consulente parlamentare nelle commissioni di inchiesta sulle stragi.
Da subito l'autore pone l’accento sulla centralità dell’informazione nel mondo contemporaneo e dello stretto ed ormai imprescindibile legame tra informazione, comunicazione ed economia. Una società privata dei suoi strumenti di informazione e comunicazione, risulterebbe improvvisamente tagliata fuori dal resto del mondo. Assodata la rilevanza dell’informazione, occorre chiedersi in che misura gli interessi di un paese sono collegati alle informazioni che circolano al suo interno e quanto la comunicazione e i mass media incidono sulle scelte economiche, politiche, relazionali di uno Stato. Giannuli afferma che “Sapere è Potere” dunque la manipolazione e il controllo dell’informazione risultano essere strumenti essenziali per orientare ogni scelta di potere.
Coloro i quali, assumendo le più svariate forme, penetrano e si posizionano all’apice del sistema informativo sono i Servizi Segreti: i veri burattinai dell’informazione. Il compito dei Servizi Segreti è quello di tutelare gli interessi dello stato o dell’organo presso il quale lavorano, garantendo l’ordine e l’equilibrio interno. La supervisione dei media è quindi intrascurabile.
Per questi enormi Mangiafuoco dell’informazione, burattini indispensabili risultano essere le fonti aperte, quelle cioè consultabili liberamente e facilmente accessibili a tutti. Giannuli dedica un intero capitolo all’OSINT-Open Source Intelligence, soffermandosi su come l’informazione quotidiana, quella che leggiamo tra un morso di brioche e un sorso di cappuccino, sia anch’essa in gran parte figlia dell’Intelligence, detta appunto “delle fonti aperte”.
L’analisi del Professor Giannuli si conclude proponendo episodi vicini a noi fornendone una chiave di lettura più svincolata rispetto a quella canonica, esortando il lettore a dotarsi di un maggiore senso critico e ad impegnarsi in un’accurata selezione dello sterminato materiale informativo di cui dispone quotidianamente.
Il libro non mira a screditare la serietà del giornalismo moderno, ma introduce e presenta il personaggio Servizi Segreti, personaggio nuovo sul teatro della notizia, personaggio che molti non avevano idea esistesse, alcuni pensavano fosse una semplice comparsa confinata dietro le quinte, e solo pochi sapevano essere il vero regista.
Ilaria Vitiello


Aldo Giannuli 
Come i servizi segreti usano i media 
Firenze, Ponte alle Grazie, 2012, 236 pp.

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