Università degli studi di Genova



Blog a cura di Marina Milan, con la partecipazione di studenti, laureandi e laureati dei corsi di Storia del giornalismo e Giornalismo internazionale dell'Università degli studi di Genova (corso di laurea magistrale interdipartimentale in Informazione ed Editoria).

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29 dicembre 2013

In libreria


Nate Silver 
Il segnale e il rumore. Arte e scienza della previsione
Roma, Fandango, 2013, pp. 670.
Descrizione
[....] Nate Silver, statistico, uno dei pensatori più originali dell’ultima generazione, affronta un tema centrale nella vita di tutti – poter basare le proprie scelte su previsioni che si riveleranno affidabili nel tempo – con uno stile brillante, trasformando anche le questioni più teoriche in qualcosa di divertente, interessante e necessario. Dalla politica all’economia, passando per i tanti campi di applicazione della statistica nella vita quotidiana, dal poker alla meteorologia, dai terremoti al gioco degli scacchi, fino alla possibilità di scoprire il tradimento di un partner ritrovando un indumento sospetto in giro per casa. Dopo aver letto Il Segnale e il Rumore imparerete a prestare attenzione alle previsioni del meteo per i giorni seguenti ma a diffidare da quelle che vanno oltre la settimana. Darete un peso diverso ai sondaggi politici e a come investite il denaro in borsa. Capirete che non è possibile prevedere quando ci sarà il prossimo devastante terremoto ma che potreste mettervi in salvo in caso di uragano. Silver osserva che, a dispetto del sensazionalismo dei media, una previsione accurata richiede un misto di umiltà e lavoro duro. Più si dichiara il margine di incertezza più ci si avvicina alla verità. E ci ricorda che l’elemento umano è ancora essenziale nelle previsioni e nel progresso delle scienze, della tecnologia, dell’economia e della politica. I dati da soli non bastano. “Non c’è domanda a cui non possa rispondere con un foglio di calcolo sottomano.” “Il mondo ha fatto molta strada dai tempi dell’invenzione della stampa a caratteri mobili. L’informazione non è più una merce rara; ne abbiamo a disposizione più di quanto siamo in grado di gestire. Ma solo una parte relativamente piccola di essa è utile. La percepiamo selettivamente, soggettivamente, e senza molta considerazione per le alterazioni che ciò comporta. Pensiamo di volere informazioni quando in realtà quello che vogliamo davvero è conoscenza. Il segnale è la verità. Il rumore è ciò che ci distrae dalla verità. Questo è un libro sul segnale e sul rumore.”
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