Università degli studi di Genova



Blog a cura di Marina Milan, con la partecipazione di studenti, laureandi e laureati dei corsi di Storia del giornalismo e Giornalismo internazionale dell'Università degli studi di Genova (corso di laurea magistrale interdipartimentale in Informazione ed Editoria).

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08 luglio 2015

Riscoprire l'Asia. Le voci inascoltate di chi sfida la violenza


Devo ammettere che quando ho iniziato a leggere Asia, la sfida del terzo millennio. I dieci anni di AsiaNews, di Bernardo Cervellera, (Ed. Cantagalli, 2013) ero convinta trattasse argomenti ben diversi da quelli trattati all’interno delle sue pagine.
Mi aspettavo di trovare notizie, informazioni e curiosità sul modo di fare giornalismo in Asia; differenze (e similitudini) con lo “stile occidentale”; aneddoti e storie di come si vive in questi paesi; considerazioni e critiche (ma anche autocritiche) sull’Occidente e il suo lontano (ma oggi sempre più vicino, grazie a un’economia in espansione e allo sviluppo di nuove tecnologie, di Internet e dei social network) stile di vita.
Credevo, visto il titolo, che vi avrei trovato tematiche inerenti a come poter migliorare le forme di giornalismo in Asia; che ci sarebbero stati riferimenti alle principali testate giornalistiche cinesi, giapponesi, indiane, etc, e agli argomenti maggiormente trattati; che avrei letto della sfida che i diversi protagonisti dell’informazione globale in queste zone del mondo hanno dovuto (e dovranno ancora) affrontare per poter contribuire all’affermazione, al consolidamento e alla diffusione del diritto all’informazione e, conseguentemente, dell’ideologia democratica secondo la quale ciascun individuo ha diritto ad essere informato, in modo veritiero e completo.
Le mie aspettative non avrebbero potuto rivelarsi più distanti dalla realtà!
In queste 211 pagine, infatti, ho trovato di tutto, fuorché quello che mi ero immaginata.
Quando ho compreso che il libro trattava ben altre questioni sono diventata scettica nei suoi riguardi e, ammetto, sono rimasta lì per lì delusa del fatto che la mia idea iniziale non corrispondesse alla verità.
Tuttavia, non c’è voluto molto per capire quando fosse sbagliata la “partenza prevenuta” con la quale ho affrontato l’inizio del libro.
Nel giro di poche pagine ho scoperto l’esistenza di AsiaNews, una testata giornalistica online di stampo cattolico che, con grande impegno e professionalità, si prodiga nel far conoscere a sempre più utenti-lettori le condizioni (e molto spesso le sofferenze) dei paesi asiatici, delle loro popolazioni e delle loro Chiese.
Ho appreso delle difficoltà politiche, economiche, religiose e sociali che dilagano in Pakistan, India, Cina, Buthan, Corea, Mongolia, Iraq, Giappone, Indonesia, Thailandia, Egitto, Vietnam e, a volte, anche delle contraddizioni che vi regnano.
Tramite il resoconto di alcune testimonianze dirette, ho “toccato con mano” (ma forse sarebbe meglio dire “sfiorato”) le terribili (ma a volte anche miracolose) esperienze di uomini e donne cattolici, laici e religiosi, che nonostante le violenze atroci e disumane in cui vivono e nelle quali si trovano ad operare non abbandonano la speranza in un futuro migliore per il proprio paese e la propria gente.
Il libro è suddiviso in tre grandi capitoli, ognuno dei quali caratterizzato da un diverso stile.
Comincia con una veloce panoramica sul continente asiatico e introduce la rivista online AsiaNews.
Presenta le riflessioni, scritte da Cardinali, Monsignori e professori, sull’importante lavoro svolto da quest’ultima e mette in evidenza il “significativo contributo” da essa apportato alla Chiesa cattolica, ai paesi asiatici e al mondo tramite la diffusione di informazioni e conoscenze che vengono spesso trascurate dagli altri media poiché provenienti da zone del mondo troppo lontane e, per questo, ritenute forse “degne di poca attenzione”.
Prosegue con la raccolta di auguri, benedizioni e ringraziamenti ad AsiaNews per i suoi primi 10 anni di attività provenienti da diversi paesi dell’Asia.
Ciascuno di essi, attraverso le proprie congratulazioni, le proprie preghiere e i propri incoraggiamenti dimostra affetto e riconoscenza a tutte le persone che vi lavorano con grande dedizione ogni giorno.
Infine, nell’ultimo capitolo (quello a mio avviso più toccante) sono raccolte storie di conversioni, sacrifici, violenze, persecuzioni, barbarie e massacri senza senso perpetrati ai danni di poveri innocenti, cristiani, cattolici, laici e membri della Chiesa da parte di coloro che, aderenti alla fede musulmana, si ritengono gli unici depositari della Verità di Dio.
Queste testimonianze, raccontate proprio da coloro che queste tragedie le hanno vissute sulla propria pelle, hanno fatto accapponare la mia.
Il loro scopo è quello di smuovere le coscienze, attraverso il racconto di quotidianità così diverse dalle nostre, che i media occidentali purtroppo tendono a trascurare.
Ma non AsiaNews. Infatti, la sua missione (perché è di questo che Padre Bernardo Cervellera, responsabile della rivista, sostiene che si tratti) è ascoltare e (soprattutto) far ascoltare a tutto il mondo tutte le voci e gli appelli d’aiuto che costantemente s’innalzano da questi paesi tormentati dell’Asia, che sembrano così lontani da noi ma che, invece, sono (o per lo meno dovrebbero) essere più vicini di quanto non si pensi.
Concludo questa recensione invitando caldamente tutti a leggere questo libro che, ormai risulterà palese , avevo all’inizio sottovalutato e che invece, infine ho apprezzato tantissimo.
“Asia, la sfida del terzo millennio. I dieci anni di AsiaNews” è una lettura che stimola una sana curiosità e una sana (auto)critica, che porta a domandarsi perché nonostante oggi ci siano così tanti mezzi di comunicazione e così tante tecnologie a disposizione, ci siano ancora tante voci e tante anime che restano inascoltate e abbandonate a se stesse.
Perché, con tutta la conoscenza e la cultura che ci vanta di avere nel terzo millennio, si resta ancora indifferenti alle richieste d’aiuto di chi, pur “vivendo dall’altra parte del mondo”, dovrebbe essere nostro fratello?
Cosa si può fare per porre fine a tanta crudeltà? Come si può smuovere l’animo umano da cotanta indifferenza? I media e le nuove forme di comunicazione possono aiutare in questo senso?
Alcune persone, per fortuna, si sono poste queste domande già molto tempo fa e hanno iniziato a cambiare le cose.
Forse col tempo, con tanta volontà e umiltà, si riuscirà a far sì che quelle voci siano ascoltate anche da chi, fino ad oggi, ha sempre fatto “orecchie da mercante”.
Nel frattempo, voglio personalmente ringraziare questo libro per avermi dato nuove conoscenze e consapevolezze, per avermi toccato il cuore e, in poche pagine, regalato una nuova “maturità”, con la quale, d’ora in avanti, mi approccerò agli argomenti qui trattati con maggior sensibilità, serietà e cognizione di causa.
Chiara Biffoni

Bernardo Cervellera 
Asia, la sfida del terzo millennio. I dieci anni di AsiaNews
Edizioni Cantagalli, Siena, 2013, pp. 211

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