26 dicembre 2008

La solitidine dello scrittore

Il 24 dicembre è morto Harold Pinter uno dei più grandi scrittori del Novecento, sempre implacabile contro le arroganze del potere. Nel giorno in cui ritirò il Premio Nobel per la letteratura definì il ruolo e la solitudine dello scrittore con parole che ricordano quelle pronunciate da Roberto Saviano proprio nella sede dell'Accademia dei Nobel a Stoccolma e ben segnalate da Teodora Cristalli nel post precedente di questo blog.
"La vita di uno scrittore è un'attività assai vulnerabile, quasi nuda. Non ci si deve piangere sopra. Lo scrittore fa la sua scelta e le rimane fedele. Ma è vero che si è esposti a tutti i venti, alcuni dei quali davvero gelidi. Si finisce da soli, in una posizione pericolosa. Non si trova alcun riparo, alcuna protezione - a meno che non si menta, nel qual caso naturalmente si costruisce la propria protezione e, si potrebbe concludere, si diventa un politico."

Harold Pinter
Stoccolma dic. 2005
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*Harold Pinter (10 ottobre 1930 - 24 dicembre 2008)
Premio Nobel Nobel per la letteratura nel 2005
link al
discorso pronunciato nel giorno della consegna del Nobel (dic. 2005).
link alla versione audio dello stesso discorso.
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