"[....] Il 25 aprile è non solo Festa della Liberazione: è Festa della riunificazione d'Italia. Dopo essere stata per 20 mesi tagliata in due, l'Italia si riunifica, nella libertà e nell'indipendenza. Se ciò non fosse accaduto, la nostra nazione sarebbe scomparsa dalla scena della storia, su cui si era finalmente affacciata come moderno Stato unitario nel 1861, con il compimento del moto risorgimentale. Gli storici hanno analizzato anche l'aspetto del ricollegarsi della Resistenza al Risorgimento, ne hanno con misura pesato i molti segni, nella pubblicistica politica, nelle dichiarazioni programmatiche, negli stessi nomi delle formazioni partigiane, nello spirito che animava i militari deportati e internati in Germania. E se hanno poi potuto apparire abusate certe formule, e poco fondate le facili generalizzazioni, resta il fatto che la memoria del Risorgimento, il richiamo a quell'eredità - per quanto venisse assunto ambiguamente anche dall'altra parte - fu componente importante della piattaforma ideale della Resistenza. Si trattò di un decisivo arricchimento di quella che era e rimase la matrice antifascista della guerra di Liberazione: nel più ampio e condiviso sentimento della Nazione, nel grande alveo della guerra patriottica si raccolsero forze che non erano state partecipi dell'antifascismo militante e fresche energie rappresentative di nuove, giovanissime generazioni. E questa caratterizzazione più ricca, e sempre meno di parte, della Resistenza si rispecchiò più tardi nel confronto costituente, nel disegno e nei principi della Costituzione repubblicana.[...]".
Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica italiana,
Teatro della Scala di Milano, 24.4.2010
Poche volte chi ha un ruolo istituzionale ci ricorda la nostra Storia e le motivazioni dell'Unità Italiana. Ieri, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha pronunciato un discorso esemplare che merita di essere rilanciato nel Web.
*link al testo integrale del Discorso di Giorgio Napolitano
___
Nessun commento:
Posta un commento