Ieri sera (come da due settimane a questa parte) ho visto una bella trasmissione. Vieni via con me è bella perché studiata per esserlo.
La scenografia. Elenco delle cose belle della scenografia:
le immagini e fotografie che passano sui pannelli scenici quando parla Saviano o quando canta Fossati (o chi per esso); i colori scelti per gli stessi nei momenti di maggior "intensità" (vedi l'elenco dei morti di piazza Della Loggia); i pannelli stessi, mobili , per l'ingresso degli ospiti; i molti microfoni old style nel mezzo della scena. Ieri sera i due balletti o danze del corpo sul tema della rumenta napoletana sono stati estremamante espressivi e "teatrali".
L'audio. Elenco delle cose belle dell'audio:
le canzoni dei cantanti ospiti; la colonna sonora; le variazioni e riarrangiamenti della canzone di Paolo Conte It's wonderful; il motivetto che accompagna gli elenchi degli ospiti.
Gli elenchi. Elenco delle cose belle degli elenchi:
sono il nuovo (bel) format della trasmissione (anzi costituiscono un vero e proprio format televisivo); sono un ottimo "metro oratorio" e consentono altrettanto ottime performance; sono un ottimo metro cui tutti gli oratori devono sottoporsi; sono una regola cui si deve sottostare.
La sostanza delle parole. Elenco delle cose belle della sostanza delle parole:
è una novità per la televisione; nessuno l'aveva mai portata con tanto studio e zelo in televisione; è materia di tutti, è civile; è -nei discorsi di Saviano e in quasi tutti gli elenchi - un enorme problema per tutti i cittadini dell'Italia; corrisponde alla verità, alla realtà.
Ai miei occhi questa trasmissione è stata fatta per essere bella, estremamente bella e ben costruita, prima ancora che di successo. Inoltre questa trasmissione ha voluto essere nuova e seria. Nuova nella misura in cui ha studiato per essere una trasmissione di impegno civile e lo ha fatto con un linguaggio nuovo e raffinato.
Alberto Cavallo
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