Stella Pende
Confessione Reporter. Quello che non ho mai scritto
Firenze, Ponte alle grazie, 2011, 304 p.
Descrizione
Venti reportage (guerre, carceri e terremoti, Balcani e Medioriente), ma anche incontri fatali. Da Gheddafi a García Márquez, splendente e indimenticabile premio Nobel della letteratura, fino all’eroica maestra dei bambini intrappolati nel fuoco della scuola di Beslan. Ma attenzione: in Confessione Reporter si legge soprattutto quello che un inviato non ha mai potuto scrivere. Cioè il dietro le quinte di ogni acrobatica avventura giornalistica: gli appuntamenti e le miserie per portare a casa l’osso, le attese e le buche, i direttori, i colleghi amici e le carogne, ma anche la commozione, gli incontri e i riti della redazione. Tutto ciò che rappresenta il succo e la carne del giornalismo.Questo mestiere così chiacchierato, spesso mitizzato, ma troppo poco capito nelle emozioni che accende. E poi la terra così spettacolare, ma ancora inesplorata, del giornalismo al femminile. Dove una coraggiosa confessione dell’autrice racconta quanto una giornalista non può mai dimenticare di essere donna, ma soprattutto madre. Con la pena e il rimorso che troppe volte il mestiere le regala. Insomma una meravigliosa corsa all’indietro che, alla fine, racconta le mille vite di una reporter.
Venti reportage (guerre, carceri e terremoti, Balcani e Medioriente), ma anche incontri fatali. Da Gheddafi a García Márquez, splendente e indimenticabile premio Nobel della letteratura, fino all’eroica maestra dei bambini intrappolati nel fuoco della scuola di Beslan. Ma attenzione: in Confessione Reporter si legge soprattutto quello che un inviato non ha mai potuto scrivere. Cioè il dietro le quinte di ogni acrobatica avventura giornalistica: gli appuntamenti e le miserie per portare a casa l’osso, le attese e le buche, i direttori, i colleghi amici e le carogne, ma anche la commozione, gli incontri e i riti della redazione. Tutto ciò che rappresenta il succo e la carne del giornalismo.Questo mestiere così chiacchierato, spesso mitizzato, ma troppo poco capito nelle emozioni che accende. E poi la terra così spettacolare, ma ancora inesplorata, del giornalismo al femminile. Dove una coraggiosa confessione dell’autrice racconta quanto una giornalista non può mai dimenticare di essere donna, ma soprattutto madre. Con la pena e il rimorso che troppe volte il mestiere le regala. Insomma una meravigliosa corsa all’indietro che, alla fine, racconta le mille vite di una reporter.
Lunedì 6 giugno 2011 ore 16.30 Stella Pende sarà a Genova per presentare presso l'Aula Magna della Facoltà di Lettere e Filosofia - Via Balbi 2. Intervengono con il Preside della Facoltà Francesco Surdich, Franco Contorbia, Mirella Pasini, Maria Federica Petraccia e Franco Sborgi.
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