La neve e il fuoco. Ritratto di Giorgio Bocca
Milano, Feltrinelli, 2011, 144 pp.
DVD. Con libro
Presentazione
Giorgio Bocca: il ruvido, aspro decano dei giornalisti italiani, uno dei pochi che può ancora raccontarci il fascismo, i venti mesi di guerra di Liberazione, il sangue dello scontro fratricida e l’alba del 25 aprile 1945. E poi la ricostruzione, il boom visto dalle redazioni dei giornali più prestigiosi del paese, la scoperta della provincia, la doccia fredda del riflusso, gli anni di piombo e l’era del craxismo, fino alle incertezze di un presente così lontano dai sogni e dalle illusioni della Resistenza di rifondare un paese civile e democratico. La neve e il fuoco è un’ora di intervista a Giorgio Bocca, che, generosamente e con la consueta onestà, ripercorre la propria storia umana e professionale. In un’unica appassionata cronaca dell’essere italiano e insieme antitaliano, Bocca rievoca l’infanzia e l’adolescenza a Cuneo durante il Ventennio, il salto da Torino a Milano, la passione viscerale e intellettuale per la professione di giornalista, i grandi incontri, i viaggi da cronista al Sud, ma anche il suo rapporto con il lavoro e con il denaro, la fragilità della vecchiaia, il momento dei bilanci, in un intreccio continuo e necessario fra storia personale e storia del paese. In La neve e il fuoco c’è tutto il Novecento italiano. Perché la libertà d’opinione è il cuore della democrazia, e sono rimasti in pochi a potercelo insegnare.
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