Alla fine del mese scorso ho ricevuto un invito alla presentazione di un libro, il cui tema: per non dimenticare l’Olocausto, alcuni giovani artisti hanno esposto le loro opere, allestite per, ed in ricordo dello sterminio nazista contro gli ebrei, vi è compreso un Workshop di progettazione: La stanza delle memorie: giovani artisti e Shoah. Si finirà con la pubblicazione di un libro che racchiuderà l’intero lavoro espositivo e testo letterario.
E’ un momento un pò caotico ed intenso per me, ma quasi sicuramente parteciperò; l’argomento mi rattrista ed avvilisce ma è bene non dimenticare ed è opportuno che alcuni si facciano carico di ricordarcelo ed ancora oggi ci si domanda, ma com’è che è potuto accadere tutto ciò? La società civile ed illuminata del tempo dove era?
Si ricordano fatti tragici e non degni dell’agire umano. Ha significato ancora oggi tentare di ripercorrere tali inaudite sofferenze e morti?
Al telegiornale nel frattempo riportano un passaggio del presidente iraniano, che proclama una futura guerra santa contro Israele, ed afferma che l’olocausto non è mai avvenuto... Ripenso al quesito sulla società civile e decido senza più alcun dubbio che parteciperò all’evento.
Per rispettare la memoria di quanto è accaduto in Europa prima del 1945 ed in ricordo degli olocausti odierni e passati (Ruanda, Congo, Asia, Armenia, Cile ecc.), io, quale membro di una società civile, ho il dovere di partecipare.
Sono tornata a casa con il mio nuovo libro: “La stanza delle memorie”. Sono triste perchè ho partecipato ad un lutto collettivo, ma sono stranamente appagata ed arricchita, posseggo un bel libro in più e ho preso le distanze da quella società dei miei progenitori che non hanno potuto o saputo opporsi affinchè non accadesse lo sterminio.
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da La stanza delle memorie. Giovani artisti e Shoa, a cura di Renato Carpi, Genova, Libero di scrivere, 2010.
"Memoria storica: è quella componente delle memorie collettive e della memoria sociale che viene riconosciuta e codificata come “storia”.
Memoria individuale: capacità di un organismo vivente di conservare tracce della propria esperienza passata e di servirsene per relazionarsi al mondo ed agli eventi futuri.La funzione in cui si esprime la memoria è il ricordo, la cui diminuzione o scomparsa determina l’oblio; o peggio ancora come avviene oggi in alcune parti del mondo, la negazione dell’accaduto, la manipolazione degli eventi storici attraverso la distorsione, per far sì che possa essere giustificato l’agire e l’aggressione di oggi o in preparazione di un attacco futuro.
La memoria non è semplice conoscenza del passato sedimentata nella nostra mente, è anche capacità di sentire il proprio e l’altrui passato come qualcosa che continua a vivere dentro di noi, che segna i nostri comportamenti, le nostre scelte, che genera i nostri sentimenti, i nostri stati d’animo, che determina la qualità delle nostre relazioni sociali, che segna profondamente il nostro presente e prefigura il nostro futuro.
La memoria è un atto creativo".
Marialuisa Paciello
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