Gran parte del Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia è incentrato sui nuovi linguaggi della comunicazione, quindi sul web. Anche l'incontro riguardante i temi ambientali e della scienza si è focalizzato sull'informazione nel web 2.0, sui nuovi media e sul loro utilizzo. Sono state presentate alcune esperienze in questo senso.
La prima esperienza è quella del progetto realizzato da Marco Tozzi con Avoicomunicare. Molti esperti e giornalisti hanno raccontato e continuano a raccontare i disagi ambientali recandosi nei posti dove avviene un fatto e realizzando reportage, interviste, inchieste. Mentre il progetto itali@ambiente utilizza i contributi della gente che vuole denunciare il degrado ambientale dei posti in cui vive. Si tratta di un tipo di comunicazione dal basso. Attraverso il web, la gente comune è diventata parte attiva del progetto. Inviando storie, immagini silenziose, interviste ha contribuito alla realizzazione di un filmato che sensibilizza sulla devastazione ambientale presente in varie parti d'Italia. I temi trattati sono vari: dai rifiuti a Napoli, all'inquinamento degli impianti industriali; dalla cementificazione insensata, alle catastrofi causate dall'uomo che non rispetta l'ambiente. Non è nato un filmato come tutti gli altri, ma gli attori, i protagonisti e i registi sono i cittadini comuni, siamo tutti noi. Da settembre 2010 sono stati raccolti più di duecento video di cui sono state scelte e montate alcune parti per creare un filmato di 39 minuti che presto sarà disponibile sul web. Tutto questo processo è avvenuto nel modo più democratico possibile, cercando di raccogliere i pareri di tutte le persone interessate tramite una piattaforma wiki. Alcune parti del video sensibilizzano su disagi ambientali e hanno previsto alcuni fenomeni che poi si sono avverati. Ad esempio l'alluvione di Genova.
Nell'intervento successivo, Caterina Vinci ha presentato l'Enea web tv. Si tratta di un progetto interno all'ente, un contenitore di servizi giornalistici nell'ambito dei temi dell'energia e dell'ambiente. Sempre afferente all'Enea è la rivista Energia, ambiente e Innovazione che negli ultimi anni è diventata una rivista online e si aperta ai social media. Questa apertura ha portato anche dei cambiamenti all'interno della rivista stessa. Come ha ben spiegato Vincenzo Ferrara, responsabile della rivista, essa prima si rivolgevaad un target puramente scientifico. Ora questo target si è allargato e ad una parte specifica è stata affiancata una parte divulgativa accessibile a tutti.
Infine, Marco Fratoddi, direttore La Nuova Ecologia, ha analizzato l'informazione intorno ai fenomeni ambientali tra il 2005 e il 2009. Questa è stata la “stagione d'oro” delle tematiche ambientali, grazie anche ad eventi come l' Uragano Katrina o al Vertice di Copenaghen. Forse, però, si è caricata troppo la mano sul catastrofismo e questo ha un po' allontanato l'informazione da questi temi.
Anna Lucia Dimasi
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