Gli avvenimenti politici degli ultimi tempi, forse giudiziari, ma no politici-giudiziari, scusate la confusione, stanno portandoci a dover affrontare, per l’ennesima volta, una crisi istituzionale. I buoni samaritani non si lasciano sfuggire l’occasione e così eccoli subito pronti con tutto l’armamentario del caso. Abbiamo il canotto, ma che serve direte voi? Serve a navigare sulle persone, sulla folla mandata in sollucchero dalla “nuova” propaganda. Ed il camper? Per arrivare laggiù, nei rivoli più lontani dove abitano le persone che si fanno scandire la giornata dai tempi della Natura. Una volta si diceva: “Scarpe grosse, cervello fino”. E poi la Tv. Ma quale Tv, ormai è superata: Internet. Addirittura qualcuno ha osato vietare la comparsa su questo mezzo di comunicazione che ha fatto storia. Ormai è falso ed il confronto non è più sincero. Solo i magnati ne hanno il controllo totale, a noi rimane la Rete. Almeno per ora sembra libera e terreno fertile per comunicare a tutti le idee più sincere. Eppure da soli non si può fare e così, quel messaggio così puro che tanto si voleva portare a destinazione senza che nessun mezzo potesse incresparne la superficie, eccolo affidato al guru della comunicazione. Stop. Rewind. Non credete che si tratti di uno spezzone già visto? Non del genere burlesque, che avevate capito! Eppure le cavie siamo sempre noi, solo noi. Quel cittadino, de-umanizzato, che diventa persona solo nel momento in cui ci si avvicina alle urne. Ma qualcuno non diceva:” Nessuno è più schiavo di colui che si ritiene libero senza esserlo”.
Fabrizio Pronzalino
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