Patrizia Guida
La rivista post-unitaria "Cornelia".
Donne tra politica e scrittura
Milano,
Franco Angeli, 2012, 192 pp.La rivista post-unitaria "Cornelia".
Donne tra politica e scrittura
Descrizione
A Firenze,
nel dicembre 1872, esce "Cornelia", che riscuote un immediato consenso di
pubblico e sarà pubblicata con cadenza quindicinale fino al 1880. La promotrice
dell'iniziativa è Aurelia Folliero de Luna Cimino, figlia della poetessa arcade
Cecilia, fervente patriota e appassionata sostenitrice dell'emancipazione delle
donne italiane. L'aspirazione di "Cornelia" è creare un "giornale serio" che
affrontasse la questione femminile con "moderazione", allo scopo di promuovere
la costruzione di una donna "libera cittadina del mondo". La rivista, il cui
sottotitolo "Rivista letteraria educativa dedicata principalmente agli interessi
materiali e morali delle donne italiane" dichiara l'attenzione verso le
problematiche femminili, si presenta come voce e strumento per la formazione di
un modello di femminilità intimamente legato agli ideali di democrazia sociale
nell'Italia post-risorgimentale. Attraverso le pagine di "Cornelia" si è
ricostruito un percorso ideale che, seppure con interventi diversi e a volte
discordi, si dipana lungo i temi dei diritti delle donne, del lavoro, del
divorzio, del suffragio e, soprattutto, dell'istruzione delle donne, vera chiave
di volta di un processo stagnante. Degno di nota è il parterre dei
collaboratori, che annovera i nomi più rinomati della cultura dell'epoca da
giuristi come C.F. Gabba, F. Forlani e G. Urtoller, a intellettuali e scrittori
come Tommaseo, Aleardi, De Amicis, Guerrazzi, Ida Baccini, Dora D'Istria,
Malvina Frank, Claudia Antona Traversi, Emma Perodi, Erminia Fuà Fusinato,
Francesca Zambusi Del Lago e la Marchesa Colombi.
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