Oggi, nell’era di quella che lo stesso
autore chiama “società dell’informazione”, sempre più diffusa è la convinzione
di aver raggiunto il mito della completezza e dell’obiettività informativa. La
possibilità per ognuno di noi di accedere facilmente e in pochi istanti a una
moltitudine di notizie tramite i nuovi canali messi a disposizione dalla rete,
ha permesso la diffusione dell’idea di aver eliminato censure e manipolazioni.
È però una realtà diversa quella che emerge
dall’indagine di Aldo Giannuli che, nel suo libro Come i servizi segreti usano
i media, racconta di come, anche oggi, i servizi segreti abbiano un ruolo
decisivo nel processo informativo.
Ecco allora che la verità appare meno
chiara di quel che credevamo e la realtà più lontana da noi. Per afferrarla
occorre decriptare le notizie, imparando a leggere tra le righe per saperne
riconoscere verità e manipolazioni. Dai grandi scenari di guerra alle piccole
notizie di normale quotidianità, molti sono i modi con i quali i servizi
segreti intervengono sui canali informativi. Per guidare l’opinione pubblica,
le informazioni vengono continuamente mutate, ora amplificando ora nascondendo
fatti ed eventi. E allora, tra detto e non detto, il lettore si trova a dover
affinare gli strumenti a sua disposizione per comprendere ed elaborare la massa
di informazioni con cui entra in contatto.
Sono proprio questi strumenti che l’autore
vuole fornire, concentrando il suo sguardo sul ruolo che i servizi segreti
hanno nel grande sistema comunicativo. Passo dopo passo, Aldo Giannuli guida il lettore lungo tutto
il percorso che attraversa la notizia prima di giungere a noi, mettendone in
luce i diversi momenti e i diversi modi con i quali i servizi segreti agiscono
sulle notizie.
Ecco quindi che emerge un intreccio che
coinvolge intelligence e informazione che mette sotto controllo le nostre
comunicazioni, monitorandole e analizzandole ed infine plasma le notizie in
funzione dei propri interessi. Un mondo dove i servizi non sono solo “visti
come i ghostwriters di parte di quel che leggiamo, ma [anche] come
lettori o ascoltatori dei mezzi di informazione. […] Un consumatore sui generis” in quella che
l’autore chiama OSINT (letteralmente Open Source Intelligence, studio delle
fonti aperte) e che definisce come “la
più recente delle discipline dell’intelligence”.
Una ragnatela di rapporti che il docente alla Statale di Milano, consulente
delle commissioni parlamentari d'inchiesta sulle stragi e sull'affare Mitrokhin
oltre che consulente giudiziario in vari processi fra i quali quelli di
piazza Fontana e piazza della Loggia a Brescia, mette in luce
esaminando attori e casi noti e meno noti della stampa recente. Ecco quindi
apparire personaggi politici, fatti di cronaca nera, aziende e gruppi
editoriali che tutti noi conosciamo ma che ora ci vengono mostrati sotto una
nuova luce.
Un libro scritto in maniera frizzante e veloce, capace con la sua
meticolosa e a volte pignola attenzione ai dettagli, di guidarti nel tortuoso
percorso che la notizia fa dalla sua origine al consumatore finale, il lettore.
Un indispensabile manuale di istruzioni, sia per i molti complottisti della
nostra epoca sia per i semplici cittadini che vogliono informarsi, per imparare
a smontare le notizie e riuscire così a distinguerne le diverse parti che la
compongono e ricavarne importanti informazioni.
Mirko Auteri
Aldo Giannuli
Come i servizi segreti usano i media.
Con quali tecniche l'intelligence influenza e interpreta l'informazione? Firenze, Ponte delle Grazie, 2012, pp. 240.
*link al sito di Aldo Giannulli
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