Ognuno dei capitoli del libro La nuova era digitale è un viaggio nel futuro: futuro dell’identità, della cittadinanza, dell’informazione, degli Stati, della rivoluzione, del terrorismo, dei conflitti, del combattimento, degli interventi armati e infine della ricostruzione. Basterebbe leggere l’indice per capire il viaggio che stiamo per affrontare, presi per mano dal Presidente esecutivo di Google, Eric Schmidt e dal Direttore di Google Ideas, Jared Cohen. Un libro che parla di nuove tecnologie, di un futuro da immaginare, un futuro che gli autori descrivono evidenziando gli aspetti positivi ma anche i pericoli che incontreremo durante il tragitto.
"Presto chiunque sulla terra sarà connesso", è con questa affermazione che inizia un percorso ricco di domande alle quali gli autori cercano di rispondere proponendo anche il pensiero di Julian Assange, Henry Kissinger, presidenti e primi ministri di paesi di tutto il mondo. Come cambierà la vita di ogni giorno? Come difenderemo la nostra identità? Come cambieranno le guerre? Quali saranno i nuovi strumenti utilizzati? Il terrorismo sarà facilitato dalla tecnologia? Come sarà la ricostruzione dopo una guerra cibernetica?
Immaginiamo la nostra vita in un mondo nel quale la maggior parte della popolazione potrà accedere alla rete, dove anche gli abitanti dei paesi in via di sviluppo saranno dotati di smartphone acquistati con meno di 20 dollari. I vantaggi in termini di produttività saranno evidenti soprattutto in queste realtà. Il futuro ci condurrà in un’epoca di scelte e possibilità senza limiti, tutti saremo interconnessi e le informazioni saranno sempre reperibili. Ci sarà un registro di tutte le attività online. Ogni generazione futura produrrà e consumerà più informazioni della precedente. Accadrà anche che alcuni stati avranno meno disponibilità economiche, tutti trarranno beneficio dalla connettività ma non in maniera uniforme.
Le abitazioni saranno dotate di ogni confort elettronico, robot con controllo a distanza, nuovi software dotati di riconoscimenti vocali e gestuali anticiperanno ogni nostra esigenza. Robot microscopici all’interno del nostro organismo saranno il monitor quotidiano per la salute.
L’identità online sarà il bene più prezioso da proteggere. Nuove aziende si preoccuperanno della tutela della privacy o di assicurare la nostra identità.
Nasceranno nuovi stati virtuali, nuove guerre informatiche già definite le future "Guerre dei codici", guerre cibernetiche che potrebbero manifestarsi anche solo nel ciberspazio. Avremo l’era delle proteste digitali, dell’attivismo online. La connettività andrà anche a beneficio dei terroristi e degli estremisti. I governi autoritari si troveranno di fronte popolazioni più difficili da controllare, se vorranno perseguitare una certa minoranza, potranno semplicemente far sparire dalla rete i contenuti di quella comunità o infiltrarsi nell’organizzazione per controllarla. La permanenza dei dati on-line utilizzabili come prove renderanno più difficile per i violenti negare o minimizzare la portata dei loro crimini o le associazioni illegali.
La tecnologia favorirà anche la ricostruzione e sarà un aiuto per i paesi in crisi. La popolazione avrà più informazioni e potere e contribuirà a formare una società più solida e duratura.
Guardando al futuro, la sfida raccontata nelle pagine di questo libro a tratti può sembrarci visionaria, presto ci renderemo conto che il viaggio accelerato ed entusiasmante verso la nuova era digitale sarà più breve del previsto.
Le abitazioni saranno dotate di ogni confort elettronico, robot con controllo a distanza, nuovi software dotati di riconoscimenti vocali e gestuali anticiperanno ogni nostra esigenza. Robot microscopici all’interno del nostro organismo saranno il monitor quotidiano per la salute.
L’identità online sarà il bene più prezioso da proteggere. Nuove aziende si preoccuperanno della tutela della privacy o di assicurare la nostra identità.
Nasceranno nuovi stati virtuali, nuove guerre informatiche già definite le future "Guerre dei codici", guerre cibernetiche che potrebbero manifestarsi anche solo nel ciberspazio. Avremo l’era delle proteste digitali, dell’attivismo online. La connettività andrà anche a beneficio dei terroristi e degli estremisti. I governi autoritari si troveranno di fronte popolazioni più difficili da controllare, se vorranno perseguitare una certa minoranza, potranno semplicemente far sparire dalla rete i contenuti di quella comunità o infiltrarsi nell’organizzazione per controllarla. La permanenza dei dati on-line utilizzabili come prove renderanno più difficile per i violenti negare o minimizzare la portata dei loro crimini o le associazioni illegali.
La tecnologia favorirà anche la ricostruzione e sarà un aiuto per i paesi in crisi. La popolazione avrà più informazioni e potere e contribuirà a formare una società più solida e duratura.
Guardando al futuro, la sfida raccontata nelle pagine di questo libro a tratti può sembrarci visionaria, presto ci renderemo conto che il viaggio accelerato ed entusiasmante verso la nuova era digitale sarà più breve del previsto.
Silvia Della Rocca
Eric Schmidt e Jared Cohen
La nuova era digitale
La sfida del futuro per cittadini, imprese e nazioni
Rizzoli ETAS, 2013, pp. 399.
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