Carlo Levi
Buongiorno, Oriente. Reportages dall'India e dalla
Cina
Roma, Donzelli, 2014, 250 pp.
Descrizione
A distanza di pochi anni, tra il 1957 e il 1959,
Carlo Levi compì un viaggio nel subcontinente indiano e uno in Cina, come
inviato per il quotidiano «La Stampa». I suoi reportages, usciti a puntate e
qui raccolti in volume, appartengono a un giornalismo che non c’è più, un
giornalismo non ancora saturato, e in un certo senso usurato, dall’urgenza
della notizia e dall’eccesso del culto dell’immagine: un mondo in cui
l’informazione viaggiava lenta e aveva il tempo di sedimentare. I resoconti di
viaggio di Levi commuovono come poesie: la narrazione è parte integrante di
quell’esperienza in una realtà apparentemente «altra» di cui lo scrittore si
appropria per ritrovarvisi come in uno specchio. E insieme, per ritrovare in
quella civiltà, lontana ed esotica, le radici profonde della nostra civiltà e
della nostra storia. Reportages che sono fotografie, affreschi della società
indiana e cinese, che lo scrittore torinese sa penetrare con rispetto e
riserbo, e al tempo stesso con apertura e disponibilità a un nuovo che gli
desta stupore e curiosità inesauribili. Trapela tutta l’esigenza del
viaggiatore di divenire faticosamente e lentamente «una spugna asciutta e
vuota», che può riempirsi delle acque in cui è immersa e farne poi dono agli
altri che lo aspettano e che, in fondo, hanno viaggiato un po’ con lui. Sul
continuo alternarsi di quadri d’insieme coerenti e di squarci dalla possente
suggestione lirica, aleggia impalpabile una sorta di presagio di ciò che verrà.
Ne sortisce un libro che è un’istantanea preziosa per cogliere nel loro farsi
due ormai conclamate potenze mondiali, alle prese con il loro primo impatto con
la modernità.
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