Valerio Bindi e Luca Raffaelli (a cura
di)
La rabbia
Einaudi, Torino, 2016, 344 pp.
Descrizione
Vent'anni dopo
Gioventú cannibale, un gruppo di
narratori spariglia improvvisamente le carte e trova un linguaggio inedito non
solo per testimoniare, ma anche per sfidare il nostro tempo. Sono nati tra il
1978 e il 1992, anni in cui l'Italia covava la crisi che ha cancellato ogni idea
di futuro. Sono autori di fumetti, arrivano dalla fucina di Crack!, il festival
nato al Forte Prenestino: spaziano dal manga al punk, dall'underground al pop, e
narrano storie metropolitane, visionarie, taglienti, comiche, rabbiose. Non è la
rabbia di chi ha perso la partita, ma quella di chi non ha nemmeno potuto
giocarla. La rabbia di chi è rimasto bloccato in ascensore per un fine settimana
che dura da una vita. Di chi non ha trovato un posto in questo mondo, eppure sa
raccontarlo come nessun altro. Se una volta la rabbia era un sentimento
collettivo, di azione politica, oggi che il mondo la umilia si trasforma in
confessione, in diario quotidiano – minimalista, tragico o surreale – dove la
posta in gioco è l'identità di un'intera generazione.
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