Italo Zannier
La lanterna della
fotografia. Dall’invisibile all’ignoto
La Nave di Teseo,
Milano, 2017, pp. 98.
Descrizione
La fotografia, fin
dalla sua nascita e dai primi esperimenti col dagherrotipo nell’Ottocento, è
stata circondata da un alone magico, unico mezzo capace di riprodurre la realtà
e fermare il movimento. Dalla pratica alchemica degli esordi, quando i fotografi
erano piccoli chimici alle prese con sali d’argento e fosforo, l’immagine
fotografica ha conquistato l’attenzione di artisti e filosofi, via via accusata
di rubare l’anima ai soggetti ritratti o di sostituire l’esperienza della
realtà con un duplicato posticcio. Si è arrivati così fino agli eccessi della
società tecnologica di oggi, che ha visto il moltiplicarsi delle fotocamere,
ormai incluse nei cellulari che abbiamo sempre con noi, e il proliferare
compulsivo della fotografia di massa, che apparentemente nega il valore stesso
dell’immagine, quello di essere un mezzo per scoprire l’invisibile. Da uno dei
più grandi critici e divulgatori della fotografia, un percorso accessibile,
vivace e completo all’evoluzione di una delle arti più influenti e discusse dell’ultimo
secolo.
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