26 giugno 2018

In libreria

Gabriele Turi
Libri e lettori nell’Italia repubblicana
Carocci, Roma, 2018. pp. 156.

Descrizione
Il mondo dell’editoria conosce ovunque, all’inizio del XXI secolo, un processo di concentrazione e di forte concorrenza internazionale. L’Italia non fa eccezione, come dimostra l’acquisto di RCS Libri da parte di Mondadori nel 2016, ma ha alcune caratteristiche che risalgono al periodo preunitario: marcate specificità regionali, ampia presenza di editori piccoli e medi, grande difficoltà nel creare “lettori”, il cui numero rimane molto al di sotto di quello di altri paesi europei e ancora oggi ammonta a meno della metà della popolazione rispetto ai due terzi in Francia e in Germania. Gabriele Turi racconta la storia dell’editoria nell’Italia repubblicana rifiutando modelli di tipo sociologico, spesso astratti o generalizzanti, ma considerandone tutti gli aspetti in rapporto all’evoluzione della società, e mette in dubbio che dalla concentrazione derivi una inevitabile omologazione dei linguaggi.
Indice
Premessa 
1. Le speranze e la realtà - 
Gli editori possono rinnovare l’Italia/Il sistema editoriale 
2. Produzione e lettori: una geografia  - Centri editoriali/Lettori e non lettori 
3. Appartenenze  - «La libreria è un tempio; il libraio un predicatore»/Voci di sinistra, e di destra 
4. Editoria di cultura  - Intellettuali e progetti/Realizzazioni 
5. Da bambini a studenti  - Letteratura per l’infanzia e per i ragazzi/A scuola 
6. Espansione  - Differenze interne/Letteratura di consumo 
7. Crisi e concentrazioni - Mercato di massa/Omologazione? 
Indice dei nomi



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