È possibile essere
dei buoni giornalisti con un pubblico di non-lettori?
L’opera di Paolo
Schianchi è una finestra che si spalanca sulle condizioni attuali del mondo
dell’informazione. Già dalle prime pagine l’autore contestualizza il lavoro del
visual journalist, facendo emergere l’essenzialità di una professione che
merita una particolare attenzione.
Siamo nel pieno
della cultura visiva, le immagini permeano la nostra quotidianità ed è sempre
più comune la tendenza a informarsi guardando. Date le caratteristiche
dell’epoca attuale, il visual journalist ha il compito di scrivere visivamente
una notizia, il cui contenuto deve essere leggibile dagli utenti. Attraverso molti
esempi efficaci, Schianchi illustra come le immagini
stiano diventando indipendenti dalle parole, quando prima ne erano un
completamento. Chi svolge la professione ha la responsabilità di comporre
notizie che siano comprensibili a tutti e immediatamente chiare, attività che
richiede ben di più di una resa esteticamente piacevole. Come afferma l’autore,
“un visual journalist sa governare l’emozione dell’immagine per diffondere il
suo messaggio, in quanto padroneggia le raffigurazioni dal punto di vista
compositivo, lessicale e tecnico.”
È fondamentale
capire come si possa realizzare una buona informazione cavalcando il
cambiamento mediatico e l’intento di Schianchi è spiegare come il visual
journalism possa essere una disciplina efficace, senza screditare l’importanza
delle parole. Infatti, queste ultime sono ancora il potente mezzo che permette
di approfondire la conoscenza e hanno un primato da reputarsi tuttora
ineguagliabile. Ciononostante, è sempre più opportuno reagire al cambiamento
della comunicazione con novità intelligenti che valga la pena conoscere, perché
informando meglio, si preserva la vera ricchezza dell’essere umano.
Marta Massardo
Paolo
Schianchi,
Visual Journalist. L'immagine è la notizia
Franco
Angeli, Milano, 2018.
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