"E improvvisamente ci siamo accorti di essere fragili, esposti al vento delle novità tecnologiche. Per carità: benvenuto Internet. Ma quale forma di giornalismo produrrà? Io non lo so. Ho tagliato articoli troppo lunghi di Arturo Carlo Jemolo, ho amabilmente litigato con Alessandro Galante Garrone, ho sofferto davanti alla sufficienza con cui Norberto Bobbio parlava di Pavese e Fenoglio. Ma erano grandi, erano i nostri maestri che noi difendevamo nella pagina scritta. Ecco, questo vorrei che ci fosse ancora: una scrupolosa, indispensabile, difesa della qualità."
Lorenzo Mondo
*"Robinson di Repubblica", 19.9.2020 (intervista di Antonio Gnoli).
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