“[...] è stato tutto troppo veloce per capirci qualcosa e noi abbiamo dovuto essere vecchi e nuovi".
Marco Balzano
Quelli di Marco Balzano sono romanzi che sfiorano l'inchiesta giornalistica, utili per comprendere il fenomeno migratorio puntando la lente su storie singole di pochi personaggi, come nel caso de Il figlio del figlio. Il romanzo è una storia migrante tutta italiana, che mette in gioco il nonno (analfabeta, ricco della saggezza dei contadini del meridione), il padre (diplomato e pronto ad appropriarsi dei benefici del boom economico) e il figlio (laureato in Lettere e precario in attesa del posto di ruolo nella scuola pubblica). Ma è proprio il nipote "milanese" che ripercorre la fatica dell'emigrante dal mare della Puglia a Milano nell'intreccio di tre generazioni, la perdita lenta delle radici e la ricerca faticosa di un nuovo radicamento da consegnare ai figli che nasceranno al nord, senza più conoscere il dialetto e i profumi del sud. Non a caso nel suo ultimo romanzo Balzano sposta lo sguardo verso le nuove storie complesse dei migranti, dall'est europeo all'Italia (cfr. Quando tornerò. Einaudi, 2021)
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Marco Balzano
Il figlio del figlio
Sellerio, Palermo, 2016, pp. 200.
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