Il 6 gennaio, nel giorno in cui è morto l'attore Sidney Poitier la7 ha modificato il palinsesto con la riproposta di Indovina chi viene a cena? (1967, regia di Stanley Kramer). Si poteva cambiare canale per un film visto e rivisto mille volte, ogni volta con sguardo nuovo? Ieri sera ho scoperto che quel confronto tra il padre postino e il figlio John Prentice, medico affermato (per me nodo centrale di tutto il dibattito sul problema razziale) è il replay di quel dialogo tra Jacopo Ortis e l'anziano poeta Giuseppe Parini a Milano nel romanzo epistolare di Ugo Foscolo Ultime lettere di Jacopo Ortis (1802)*.
Nel ricordo di Foscolo il Parini è "il personaggio più dignitoso e più eloquente ch’io m’abbia mai conosciuto"... Ortis ascolta le parole del Poeta, definitivamente rassegnato alla irreversibilità del sistema politico esistente, con tutte le sue distorsioni ben evidenti. Il giovane Ortis/Foscolo ascolta con devota attenzione ogni parola ma poi scrive "Allora io guardai nel passato – allora io mi voltava avidamente al futuro," perchè nel futuro sarà il mondo nuovo.
E nel film che cosa risponde il giovane medico di colore al padre, certo che non si possa sfidare l'intera società americana fondata sul primato dei bianchi e l'emarginazione dei neri? Il dott. Prentice (nero americano del 1967) con tutta la sua determinazione replica che il mondo nuovo è là fuori e ora tocca a me/a noi dargli forma, anche sposando una donna bianca.
*Ugo Foscolo, Ultime lettere di Jacopo Ortis (prima edizione 1802). Per il dialogo tra Parini e Foscolo cfr. l'edizione digitale in liberliber.it, pp. 133-134 (lettera 4.12. 1798).
mmilan
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