Di fronte alla satira politica da sempre esiste la replica di una "indignazione", che di volta in volta e' di destra o di sinistra o di centro, e' parte integrante del dibattito politico, ricerca di consenso nei sondaggi del giorno dopo. La satira (destra e sinistra o centro) lo sa e procede per conto suo fino alla prossima indignazione. Forse è utile ricordare le parole di Rino D'Anna, noto vignettista del "Secolo XIX" :
“La vignetta non può per sua natura fare troppi «distinguo», i sospetti possono essere adombrati, allusi, ammiccati se li scrivi, ma se li disegni diventano certezze, le allusioni scoperte. La vignetta vive già di esagerazioni, e le sfumature sono ammesse solo se funzionali al sarcasmo: questo «acceleratore» tecnico e inevitabile almeno deve avere un freno nella scelta delle metafore e dei paragoni. Tenendo anche presente che un quotidiano viene letto da un pubblico eterogeneo per gusti, età, cultura e quindi anche la vignetta deve avere la possibilità di rivolgersi a tutti, almeno tentarlo.”
(cit in Claudio Bertieri, Figurinai di Liguria,1985).
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