16 dicembre 2024

Il degrado della lingua

 " [...] La nostra classe politica, che in tempi lontani annoverava ottimi parlatori e oratori, tende sempre più ad abbassare il registro, perché pensa di conquistare più facilmente il consenso ponendosi a un livello meno elevato. È la tentazione, strisciante, del populismo. Naturalmente questo implica il degrado anche delle argomentazioni, perché, ai livelli alti, il linguaggio è molto più ricco e duttile. Le conseguenze sono disastrose: da una parte si finisce per ridurre qualunque dibattito a uno scontro fra slogan contrapposti, dall’altra si favorisce la trasformazione di contrasti d’opinione in alterchi, nei quali le passioni, o i preconcetti, annullano il confronto delle idee".

Cesare Segre, Il degrado della lingua, Corriere della sera, 13.1.2010.
*Cesare Segre, Diario civile, a cura di Paolo Di Stefano, Il Saggiatore, Milano, 2024.

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