Indro Montanelli
Nella mia lunga e tormentata esistenza. Lettere da una
vita
Milano, Rizzoli, 2012, 404 pp.
Descrizione
“Sono un disordinato assolutamente refrattario al lavoro di team e animato
da uno spirito d’indipendenza che spesso sconfina nella riottosità: non conosco
remore di cautela e di diplomazia; non credo che riuscirei a imporre la
disciplina per il semplice motivo che non l’ho mai rispettata io stesso.” Così
scriveva Indro Montanelli in una lettera del 1967, pochi anni prima di fondare
“il Giornale”. Per tutta la vita il grande giornalista ha tenuto una fitta
corrispondenza, pubblica e privata, con i protagonisti della politica, della
cultura e del giornalismo, da Andreotti a Cossiga, a Nenni e Pertini, da Buzzati
a Prezzolini, a Longanesi e Guareschi, ma anche con la prima moglie, gli amici,
i familiari. Dalla lettera al suo professore di liceo, in cui un Montanelli
ventenne rivela le sue aspirazioni di giornalista, a quelle inviate ai genitori
dal fronte africano nel 1935 e dal carcere nel 1944. E naturalmente i lunghi
anni al “Corriere”, quelli al “Giornale” fino allo scontro con Berlusconi.
Questi testi inediti, nella freschezza del dialogo e nell’immediatezza delle
emozioni raccolte, ci rivelano il lato più intimo di Montanelli, ricostruendone
l’intera parabola esistenziale attraverso la sua viva voce. Il risultato è
un’autobiografia postuma che completa le note dei suoi diari, offrendo ai
lettori il ritratto sorprendente di un uomo che a novant’anni dichiara “So di
avere scritto sull’acqua. Ma ciò non mi ha impedito di continuare a scrivere,
impegnandomi tutto in quello che scrivo”.
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