“Stampa.
Potentissima lente d'ingrandimento. Con l'aiuto di un "noi" e di un
poco d'inchiostro trasforma lo squittio di un topolino nel ruggito di un leone
editoriale, le cui dichiarazioni si presume
la nazione segua con
reverenza e fiato sospeso.”
Ambrose
Gwinnett Bierce
Settembre
2015. E' un bimbo di tre teneri anni, con una maglietta rossa e piedini avvolti
in scarpine blu, l'immagine della Notizia più diffusa sulle prime pagine:
quotidiani, web e tv lo rappresentano, con (o senza) l'immagine di morte che
porta con sé. Aylan è morto per annegamento mentre la sua famiglia migrante
cercava di raggiungere Kos fuggendo
dalle bombe di Bodrum. E' la sua fotografia che ha riattivato le coscienze
europee sul problema immigrazione e ha creato nuove discussioni sulla
diffusione da parte dei media di immagini crude e cruenti.
E'
proprio alle “Immagini delle notizie” che sto dedicando la mia attenzione di
lettrice, il libro di Andrea Pogliano, docente di media e rappresentazioni
visuali all'Università del Piemonte Orientale, assegnista di ricerca presso il
Dipartimento di Ricerca Sociale.
Tratta
gli studi effettuati sul Newsmaking e sul fotogiornalismo, analizzando
l'attività di fotografo e l'organizzazione prevista nelle redazioni per la
scelta di immagini appropriate e interessanti. E anche la tipologia di fotografia che ritrae il piccolo Aylan
rientra nell'analisi: un'immagine forte e comunque evocatrice di emozioni,
definibile foto-icona e dunque perfettamente oggetto di sensazionalismo.
Pogliano discute sulla messa in pagina di tali immagini, collegando la scelta
di pubblicazione alla politica di testata: volontà di sensazionalismo o di
denuncia?
E'
accurata l'analisi di quattro differenti testate giornalistiche osservate sotto
vari punti di vista: “Manifesto”, “Le Figaro”, “Corriere della sera” e
“Libération”; si studiano i passaggi che portano a scegliere immagini o a
produrle per pubblicare una notizia o una foto-notizia.
Il
testo è articolato in quattro capitoli e conclusioni; gli argomenti rispettivamente
trattati sono il newsmaking, successivo al gatekeeping, spiegato con il
contributo di ricerca di cinque autori che illustrano il processo di produzione
giornalistica fondata su raccolta, selezione e presentazione; l'attenzione si
sposta sull'etnografia della produzione, cioè sullo studio antropologico di
comportamenti sociali attinenti alla produzione di immagini: regole condivise
dai fotografi, banche dati e agenzie nazionali e internazionali. Nella seconda
parte del libro l'attenzione è concentrata sull'organizzazione redazionale e
sulle tecniche di diffusione. E' dunque un libro tecnico, quasi per
professionisti, che tratta però realtà che coinvolgono ogni genere di lettore,
di qualsiasi credo politico e provenienza geografica.
Studiare
la scelta di pubblicare l'immagine di Aylan è procedimento tecnico, ma anche
etico: “la selezione e messa i pagina di queste immagini può provocare critiche
in tutte le direzioni: sia dall'Ordine dei giornalisti, sia dal pubblico, sia
dagli altri giornali. I due concetti cardine delle critiche sono quello della
gratuità (cioè dell'assenza di una necessità giornalistica) nel far vedere
certe immagini, e quello ad esso comunque correlato di non aver tutelato la
dignità delle persone coinvolte.”
Beatrice Cogorno
Andrea Pogliano
Le immagini delle notizie. Sociologia del fotogiornalismo
Edizioni
Unicopli, Milano, 2014, 197 pp.
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