Università degli studi di Genova



Blog a cura di Marina Milan, con la partecipazione di studenti, laureandi e laureati dei corsi di Storia del giornalismo e Giornalismo internazionale dell'Università degli studi di Genova (corso di laurea magistrale interdipartimentale in Informazione ed Editoria).

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16 febbraio 2024

In libreria



Emanuele Bevilacqua
Attenzione e potere. Cultura, media e mercato nell’era della distrazione di massa
Luiss University Press, 2024, 224 pp.
Descrizione
Cinque miliardi di umani connessi alla rete; una Babilonia in cui molti parlano ma pochi colgono il senso dei discorsi. In questo libro Emanuele Bevilacqua esplora il rapporto fra concentrazione umana e media digitali, dimostrando come l'attenzione, sempre più sollecitata e messa a dura prova dai device, sia una merce preziosa nell'era dell'informazione. Attraverso una prospettiva storica, psicologica ed economica, Bevilacqua rivela come questa sia al tempo stesso una risorsa limitata e un campo di battaglia per i media e i grandi player come Google, Amazon e OpenAi. Un'analisi su come l'attenzione influenza il potere, la comunicazione e, in fondo, tutta la nostra vita. Prefazione di Giuseppe Richeri. Postfazione di Emanuele Trevi.
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30 gennaio 2024

In libreria

 

Giorgio ZanchiniLa cultura nei media. Dalla carta stampata alla frammentazione digitale

Carocci, Roma, 2024, pp. 212.

Indice

Introduzione
1. Il giornalismo culturale dalle origini alla rivoluzione digitale
Breve storia dell’informazione culturale su carta/Il Novecento e il primato italiano/L’inizio del nuovo millennio
2. Come e perché cambia il giornalismo culturale
Evoluzioni culturali/Il mercato e le sue tendenze
3. Il panorama interno e internazionale
Modelli e tradizioni/La stampa italiana/Inserti culturali e riviste
4. Dopo la rivoluzione: il giornalismo culturale digitale
L’impatto della rete/Che cosa accade alla radio/Che cosa accade alla televisione
5. Logiche dei nuovi media
Il contesto/I percorsi dell’informazione. E il COVID-19/Ipotesi di futuro
6. La cultura della rete e in rete
Filtri, nuovi mediatori, connessioni/L’offerta contemporanea online, tra blog, siti e TikTok/L’ecosistema audio-suono e i podcast/Lavorare nell’informazione culturale
Note
Bibliografia
Indice dei nomi


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24 ottobre 2023

In libreria


Demetrio Volcic
A cavallo del muro. I miei giorni nell’Europa dell’Est
Sellerio, Palermo, 2023, 192 pp.

Descrizione
«Alcune regioni del mondo producono storia più delle altre. Una di queste è l’Europa centro-orientale». E allora come raccontare una realtà così complessa come quella oltrecortina? Nell’introduzione, Demetrio Volcic fa un divertentissimo elenco dei mancati scoop della sua vita professionale: notizie rivoluzionarie bucate perché in casa non c’era un telefono, messaggi transcontinentali di superpotenze il cui prezioso sottinteso non veniva afferrato. La stessa ironia, lo stesso understatement unito però alla presenza «sul pezzo», adorna queste cronache degli anni da inviato nell’Est europeo prima e subito dopo la fine della cortina di ferro. L’angolo di inquadratura è sempre sommesso: ai giardinetti, dove la fine del regime l’ha relegato, il segretario del capo supremo dell’Ungheria comunista ricorda il «terribile ’56» e i retroscena; un Dubček dalla triste figura guida la rassegna dei fantasmi e delle ombre del passato in una Praga malinconica; la Guerra Fredda e gli ultimi scampoli nei dilemmi dei leader, dal generale polacco Jaruzelski a Gorbačëv; «l’eleganza» della censura nell’Europa dell’Est; e le tre grandi giornaliste sue vittime mettono a fuoco il ritratto di Putin prima dell’Ucraina.
Formano il diario di viaggio di un disincantato osservatore nel continente della grande storia geopolitica, solo che ciò che ne profila le tappe è prima di tutto l’aneddoto, il paradosso, spesso il grottesco: la scenografia che dà il tono a volte al colpo di scena del potente, a volte alle sue stanze di vita quotidiana, è sempre in primo piano. Ed è sorprendente come lo stesso effetto autorevole, bonario, sorridente di se stesso prima che degli altri, che Demetrio Volcic trasmetteva dallo schermo televisivo, lo restituisca in queste pagine di prosa suadentissima, poco appariscente, intrise di un umorismo che realizza nel minimo il massimo di iconicità e di eleganza.
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27 settembre 2023

Una pesca in famiglia

Ogni pubblicità deve catturare l'attenzione e suscitare un bisogno. Se uno spot pubblicitario suscita anche un dibattito ha fatto bingo! Non a caso in Italia sono memorabili le fotografie di rottura di Oliviero Toscani per Benetton che invadevano le nostre città e i media suscitando ogni volta divisioni pro e contro su temi sociali di sicura attualità: il razzismo, l'AIDS ecc. . Quindi anche la "pesca" di Esselunga è già un successo perchè nei social si è aperta una discussione che va oltre una catena di supermercati piuttosto competitiva. C'è l'evidente strumentalizzazione politica che obbliga ogni parte a intervenire per rivendicare un consenso o un dissenso più o meno aspro nei confronti del messaggio, amplificandone l'effetto a macchia d'olio. I creativi che hanno firmato lo spot hanno individuato un tema vincente perchè da decenni la 'famiglia' è parte integrante del dibattito pubblico e privato, è presente al cinema, nelle fiction, nella narrativa, nelle chiacchiere tra amici o parenti. Tutti, proprio tutti, ne sono protagonisti perché tutti hanno un modello di famiglia da mettere sotto la lente di ingrandimento, per criticare o approvare, per dividere o accendere riflessioni destreggiandosi tra famiglie tradizionali, famiglie da mulino bianco, famiglie arcobaleno, famiglie allargate, famiglie 'queer', ecc.
Ogni famiglia è unica e irripetibile, con dinamiche che vanno oltre pregiudizi e stereotipi e molte sono le chiavi di lettura. Forse in quello spot dovremmo semplicemente saper leggere il disagio, vero e diffuso, che moltissimi figli di divorziati vivono ogni giorno dall'infanzia all'età adulta quando i loro genitori (magari con altre compagne o compagni, con altri figli) restano in trincea, chiusi nei reciproci e antichi rancori ... anche nel giorno della laurea o del matrimonio di quel figlio o figlia che avevano concepito insieme. Perché anche questo si può leggere in quella 'pesca' tra le mani di una ragazzina, un modo di dire: "Ricordatevi che io sono vostra figlia e merito che voi siate gentili tra voi in ogni giorno della mia vita".
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niela Novelli 

20 agosto 2023

La Storia non si fa con le date

"La storia è stata spesso costruita attorno a date: la data in cui fu firmato un trattato, fu proclamato un impero, un re morì e uno fu incoronato, uno scandalo, una battaglia, una congiura, una rivolta, un’elezione, un assassinio, una rivoluzione. [...] Celebriamo la data, ma non ricordiamo un altro momento storico: il momento nel quale si decide che una data è “storica”. Il vero potere consiste nel decidere quale data scegliere. Le date storiche vengono decise non dagli storici, ma dai politici. E questi, spesso controllano anche la storia. Uno dei doveri degli storici è quello di correggerli."
Donald Sassoon

*"La Stampa", 17.8.2023.

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18 giugno 2023

In libreria

 Graziano Cetara
Milena Sutter, verità e misteri sul delitto del biondino della spider rossa
Minerva edizioni, Bologna, 2023, pp. 328.
Descrizione
L'autore ricostruisce in modo definitivo, con testimonianze e documenti fino ad oggi inediti, i fatti che portarono alla morte della figlia tredicenne del re della cera per pavimenti, Arturo Sutter – industriale svizzero, genovese di adozione –, rapita all’uscita da scuola, strangolata e poi lasciata affondare in mare. Era il 6 maggio 1971. Il libro racconta dei misteri che ancora restano dopo la morte di Lorenzo Bozano, passato alla storia come il “biondino della spider rossa”, stroncato da un infarto a 76 anni mentre, in libertà vigilata, nuotava all’Isola d’Elba il 30 giugno 2021. Il giornalista Graziano Cetara riannoda i fili della memoria, attraverso le pagine mai lette prima del diario di Milena e le parole, dopo cinquant’anni di silenzio, della madre Flora e del fratello Aldo. Un volume che rievoca la tormentata biografia dell’assassino, le testimonianze e gli indizi che contribuirono alla sua condanna all’ergastolo, con foto inedite dal fascicolo d’inchiesta e istantanee in bianco e nero dei migliori fotografi di quegli anni, a comporre il quadro di una vicenda che scosse l’Italia intera che da allora non ha mai più dimenticato.
Graziano Cetara, genovese, è il capo della Cronaca di Genova de “Il Secolo XIX”, giornalista d’inchiesta, testimone da più di vent’anni dei principali fatti della cronaca nera e giudiziaria della sua città.

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03 giugno 2023

E' stata una straordinaria avventura

Quanta professionalità, quanta umanità, quanta 'burberà' ironia Mario Bottaro ha consegnato fin dal 1992 a tutti gli allievi dei suoi corsi di Teorie e techiche del linguaggio giornalistico che aveva praticato in tutte le sue forme tra carta stampata, radio-tv e web. Ha insegnato a guardare il mondo con sguardo critico, senza pregiudizio, anche da giornalisti. E quanto ho imparato da lui del mondo complesso dell'informazione. Soprattutto, lo ricorderò sempre con gratitudine per l'attenzione che dedicava anche al futuro di ogni giovane, inventando sempre le giuste opportunità di professionali.
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03 maggio 2023

In libreria

Marise Ferro,
La guerra è stupida
Sestri Levante, Gammarò editore, 2020.

"[...] Nel ‘35 la guerra mi trovava donna, e matura. Fu una guerra che odiai subito, d’istinto, e di cui non volli neppure sentire parlare. Mi riuscì così bene che il giorno in cui amici dissero in mia presenza: «Il Negus è fuggito a Gibuti», chiesi che cosa era Gibuti (mi si perdoni, questo sì, l’ignoranza della geografia). Ma dovetti sopportare la vittoria, e sopportare è parola giusta...."
*La guerra è stupida è il racconto del decennio 1935-1945 e un pamphlet contro la guerra, pubblicato per la prima volta a Milano nel 1949 da Marise Ferro (1907-1991), giornalista, scrittrice traduttrice ligure (cfr. la biografia di F. Lorenzi e F.I. Sensini, "Una donna moderna del secolo trascorso. Marise Ferro giornalista", Aracne, 2020 (collana 'Donne del Novecento').
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