Università degli studi di Genova



Blog a cura di Marina Milan, con la partecipazione di studenti, laureandi e laureati dei corsi di Storia del giornalismo e Giornalismo internazionale dell'Università degli studi di Genova (corso di laurea magistrale interdipartimentale in Informazione ed Editoria).

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24 aprile 2009

In libreria

Carlo Rognoni
Rai, addio. Memorie di un ex consigliere
Milano, Marco Tropea editore, 2009, 511 p.
Descrizione
Centouno episodi per raccontare la Rai. Centouno brevi capitoli per capire come cambia. Centouno pezzi che compongono un puzzle vario e complicato: dal ritorno di Bonolis al festival di Sanremo ai trionfi del commissario Montalbano, a Vladimir Luxuria vincitrice dell'Isola dei famosi. Dalla fiction su sant'Agostino ai record di Annozero e Ballarò... aspettando Fiorello. Ma si parla anche di come si confeziona un palinsesto vincente, che cosa è l'access time, e perché per battere tutti nel prime time non si bada a spese. Quanto costano i diritti per una partita della nazionale di calcio, che cosa cambia con la rivoluzione digitale e quale futuro ha la web tv. E poi, quanto guadagna Bruno Vespa, che cosa prevede il contratto di Fabio Fazio, quello di Simona Ventura, Antonella Clerici, Carlo Conti... E ancora: perché la legge che nomina il consiglio di amministrazione non funziona? Come si è passati dalla lottizzazione all'occupazione del fortino di viale Mazzini? Perché i partiti non fanno un passo indietro? Quanto pesa la crisi economica sul bilancio dell'azienda? Quale futuro per il canone? E per la pubblicità? E se la Rai facesse anche servizi a pagamento... Centouno storie che offrono insieme il grande affresco della televisione e del servizio pubblico, raccontate da chi per tre anni ha vissuto dall'interno e in diretta le vicende della più grande industria culturale italiana.
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Ercolani Stefania; Rognoni Carlo
Roma, RAI-ERI, 2009
Descrizione
C'era una volta la televisione... e sempre ci sarà. Quello che cambia è il modo di vederla. Siamo passati "da mamma Rai alla tv fai da te", da un consumo passivo a un uso interattivo, dall'idea di un televisore caminetto intorno al quale raccogliere tutta la famiglia a uno schermo in ogni stanza. Di più, alla tv sul computer, sul telefonino, a casa, in ufficio, in mobilità. Se una volta si manteneva solo con il canone e poi con la pubblicità, adesso si nutre e divora milioni di abbonamenti a pagamento. La pay tv, la pay per view, il video on demand raccolgono ormai un terzo di tutte le risorse del sistema radiotelevisivo. È una rivoluzione: che parte dalle tecnologie digitali, dalla convergenza fra tv, telefono e computer, per arrivare a sconvolgere le abitudini, il costume, l'economia degli individui. Non va dimenticato mai che dopo il sonno e il lavoro guardare la tv è ancora oggi in assoluto l'attività che ogni giorno occupa più tempo. Che cosa è e come si costruisce un palinsesto? Perché si parla di meticciato dei generi tv? Che cosa è "la stagione di garanzia" e chi se l'è inventata? Quanto pesa aggiudicarsi i diritti sportivi? Perché nella battaglia degli ascolti la fiction rende di più di un film? Che cosa è un mux? Serve ancora il servizio pubblico e se sì come dovrebbe cambiare la Rai? Siamo sicuri che le leggi che abbiamo siano all'altezza dei nuovi tempi? Perché il rapporto fra partiti e televisione continua a creare problemi?

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