Università degli studi di Genova



Blog a cura di Marina Milan, con la partecipazione di studenti, laureandi e laureati dei corsi di Storia del giornalismo e Giornalismo internazionale dell'Università degli studi di Genova (corso di laurea magistrale interdipartimentale in Informazione ed Editoria).

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16 novembre 2011

Cose da salvare in caso di incendio

"Vaclav sa che Lena ha bisogno di essere aiutata nei compiti, ma non sa niente di quel che si agita in lei al pensiero di non avere un posto dove andare. Non conosce le ragioni per cui Lena non entrerebbe mai nella casa della zia, nemmeno per un secondo, nemmeno per posare lo zainetto, bere un goccio d'acqua, andare in bagno. Vaclav conosce solo la lettera, non lo spirito, della legge della vita di Lena, e certe volte nemmeno tutte le lettere. Vaclav non sa di essere per Lena un posto dove andare invece di non andare da nessuna parte. Se lo sapesse, forse sarebbe contento di essere il suo posto dove andare, ma non lo sa."
Uscito il 25 agosto in libreria, Cose da salvare in caso d’incendio è il romanzo d’esordio dell’autrice newyorkese Haley Tanner, classe 1982. La grande eco prodotta dal romanzo e la “puzza di bestseller” fiutata dagli editori di tutto il mondo ha fatto in modo che, ancora prima della sua effettiva pubblicazione, i diritti del libro fossero venduti in ben venti paesi. Per quanto riguarda il caso dell’Italia, è da segnalare l’immediato successo di pubblico e critica riscontrato dal romanzo, che già lo rendono il romanzo rivelazione del 2011. E per questa volta bisogna ammettere che la scelta della traduttrice Silvia Piraccini si è rivelata fortunata e ha, forse, in una certa misura, contribuito al successo del libro: dall’inglese Vaclav & Lena, la Piraccini ha optato per la scelta audace Cose da salvare in caso di incendio, titolo che innegabilmente contribuisce a creare un alone di mistero intorno al libro (non si sa bene se aspettarsi un manuale di sopravvivenza dedicato agli amanti degli sport estremi, piuttosto che una guida per esploratori inesperti, o se si tratta di un volume di riflessioni filosofico-metafisiche) e ad alimentare aspettative e curiosità in un pubblico eterogeneo.
A dire il vero, tutto ci si potrebbe attendere leggendo questo titolo, tranne la storia che la Tanner effettivamente racconta, ovvero una storia quasi per bambini, che, per lo meno per tutto il primo capitolo, potrebbe essere letta senza problemi da un bambino di sette anni, tanto per la materia affrontata che per lo stile scelto.
La storia raccontata dall’autrice, infatti, è quello di Vaclav e Lena, due bambini di nove anni, entrambi immigrati a New York dalla Russia. Vaclav, che vive nel quartiere di Brooklyn con la (affettuosa, ma talvolta ingombrante?) madre Rasia e il (distratto) padre Oleg nel tipico appartamento impregnato dall’odore di boršc e di stenti, sogna di diventare un mago famoso come il suo beniamino Harry Houdini, e di fare della piccola Lena la sua incantevole assistente. Quello che Vaclav e Lena, inseparabili amici, ignorano e ignoreranno ancora per molto tempo sono le difficoltà che gli adulti attorno al loro piccolo microcosmo devono affrontare e le contraddizioni del diventare grandi. Lena e Vaclav sono amici per la pelle, l’unico punto di riferimento l’uno per l’altra: la piccola Lena, che non ha i genitori, abita con una giovane zia scapestrata ai limiti della legalità, non parla l’inglese, ha difficoltà ad esprimersi e a comunicare con i suoi coetanei. Solo con Vaclav tutto diventa facile, si può ridere e giocare, e Vaclav si fa voce di Lena, sua guida e suo sostegno. Soltanto un brutto sogno poteva interrompere questo sogno d’infanzia: quando la madre di Vaclav scopre un turpe segreto riguardante la vita della piccola Lena, la bambina viene portata via dai servizi sociali e tenuta lontana dal mondo che fino ad allora le era stato famigliare. Per sette anni. Finalmente, in occasione del diciassettesimo compleanno di Lena, i due giovani si potranno incontrare nuovamente e sanare tutte le contraddizioni, riparare tutte le fratture, rimettere al posto giusto i tasselli di un puzzle fin troppo frammentato.
Haley Tanner racconta questa storia, questa fiaba dei giorni nostri, con uno stile semplice, immediato, scorrevole, tanto che le 326 pagine del romanzo sembrano correre via sotto gli occhi dell’avido lettore. Non ci sono intoppi, non ci sono forzature, la scrittura è giovane, come l’autrice. Apprezzabile la scelta stilistica dell’elenco, strategia già privilegiata anche da Nick Hornby in Alta Fedeltà, che regala immediatezza allo stile e semplifica la comprensione, senza far mai dimenticare al lettore che la narrazione è sempre filtrata dagli occhi dei due bambini.
I temi prevalenti sono molteplici: dall’amore, alle difficoltà del rapporto genitori-figli, all’infanzia e alla magia, simbolo di quella spensieratezza che si staglia di forza contro il turpe, difficile mondo degli adulti, a contrastarlo. Degrado e povertà fanno da sfondo a tutta la vicenda narrata: la realtà multiforme newyorkese, multietnica e multiculturale, si deve confrontare bruscamente con quell’idea del sogno americano e di benessere dei magici ‘60s, mostrando i suoi evidenti limiti.
L’operazione narrativa della Tanner non è di certo nuova: innumerevoli scrittori, nel corso degli anni, hanno affrontato il tema dell’immigrazione negli USA e delle difficoltà dei vari gruppi etnici ad inserirsi nella società americana. Tra tutti, un esempio è Sandra Cisneros, la chicana di Chicago (si perdoni il gioco di parole), che ci regala i sapori, i profumi e tutte le leggende sudamericane imprigionate nei caramelos, o Leslie Marmon Silko, l’indiana di Albuquerque, che da voce alle istanze dei nativi americani.
Nel caso di Haley Tanner, nuova è, tuttavia, la prospettiva, quella di insider, e non più di outsider. La scrittrice è una newyorkese doc, perfettamente calata nella realtà statunitense, che riesce, tuttavia, ad assumere una prospettiva insolitamente tutta russa e a dare voce a quel gruppo etnico, a quella minoranza dimenticata. L’autrice vive attualmente a Brooklyn, dove ha insegnato inglese in una scuola per bambini stranieri, e proprio da questa esperienza deriva la sua impressionante capacità di raccontare i pensieri e gli atteggiamenti dei due protagonisti del racconto.
Cose da salvare in caso di incendio è un romanzo delicato, da leggere in un fiato, che meritava almeno qualche parola di commento e che vorrei segnalare a tutti voi.
Elettra Antognetti
*Booktrailer: http://youtu.be/LAvwrmFybTw




Haley Tanner
Cose da salvare in caso di incendio.
L'incantevole storia di un amore straordinario
Milano, Longanesi, 2011,   340 pp. (Collana: La Gaja Scienza)


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