Università degli studi di Genova



Blog a cura di Marina Milan, con la partecipazione di studenti, laureandi e laureati dei corsi di Storia del giornalismo e Giornalismo internazionale dell'Università degli studi di Genova (corso di laurea magistrale interdipartimentale in Informazione ed Editoria).

_________________

Scorrendo questa pagina o cliccando un qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie presenti nel sito.



22 maggio 2013

Censura e controllo in Cina, un paese a distanza di… click

Emma Lupano è una giornalista professionista che ha avuto l'onore di ricevere il Premio internazionale "Maria Grazia Cutuli" per la sua tesi di dottorato sui giornalisti freelance cinesi. In questa pubblicazione dimostra tutte le sue abilità, tentando e riuscendo a rappresentare il mondo dell'informazione cinese, arricchendo di dettagli reali una storia che, paradossalmente, sembra appartenere più al genere fantasy per l'incredibile diversità di metodo, contenuti e stile con i mass media presenti sul territorio italiano.
Ho servito il popolo cinese è un vero e proprio viaggio nelle attuali redazioni cinesi, integrato da un riepilogo sulla storia del giornalismo orientale: il fascino dell'argomento, unito allo stile fluido e discorsivo, rendono la lettura piacevole a chiunque sia interessato ad aprire i propri orizzonti verso un mondo tanto lontano quanto sconosciuto ai più. Per apprezzarlo compiutamente non serve una preparazione particolare, né dal punto di vista storico né da quello giornalistico, ed è proprio questa facilità di lettura che colpisce il lettore nel cuore, poiché i temi trattati sono, invece, a dir poco scottanti.
Si spazia, infatti, dalla presunta apertura ideologica risalente al periodo post-Mao al fenomeno Internet, passando per la televisione e il giornalismo investigativo: in questo libro sono confermate in pieno le sensazioni che chiunque, dall'esterno, ha della Cina. Ossia un mondo completamente chiuso in se stesso, a causa di un regime che fa della censura e del controllo dell'opinione pubblica il cardine essenziale della propria politica. Grazie allo sforzo intellettuale e letterario dell'autrice di Ho servito il popolo cinese questa scatola viene leggermente aperta e mostrata ai lettori italiani, permettendo loro di entrare nella redazione del "Quotidiano del popolo" di Pechino, foglio ufficiale del Partito Comunista Cinese (PCC), come nessun nostro connazionale è mai riuscito a fare.
Metodo, stile e rapporti umani: tutto è sviscerato nei limiti del possibile, poiché nemmeno una vera redattrice cinese è a conoscenza di ciò che avviene nelle "riunioni" di redazione, figuriamoci un'italiana. Eppure ne esce comunque una mappa dettagliata delle testate principali presenti sul territorio cinese: da quelle commerciali ai giornali di (anzi, del) partito, passando per le agenzie di stampa o le televisioni. Un viaggio affascinante nei meccanismi di formazione e controllo dei processi di comunicazione della seconda potenza mondiale, in cui i cittadini sono quotidianamente sorvegliati da 40.000 informatici, che ogni giorno controllano la rete internet, filtrando commenti e combattendo possibili dissidenti del regime comunista. La mente umana non sempre è manipolabile, però, e allora ogni giorno nascono artifici per aggirare la censura. Un esempio? Prima di leggere questo libro ignoravo che in Cina esistesse il 35 maggio, un modo come un altro per riferirsi agli avvenimenti del 4 giugno 1989 senza essere oscurati.
Questo mondo così lontano, però, nel XXI secolo è più che mai vicino, anche se ci sono dei limiti da non oltrepassare. "Servire il popolo - cinese, ndr - va bene, ma solo a tempo determinato. Credo però che per un giornalista ci sia anche un altro modo di servire il popolo cinese, facendo allo stesso tempo un piacere a noi: tentare di andare oltre i luoghi comuni e le semplificazioni sulla Cina che spesso riempiono i nostri giornali e i nostri talk show".
Alessandro Lelli


Emma Lupano
Ho servito il popolo cinese. Media e potere nella Cina di oggi
Milano, Brioschi editore, 2012, p. 174.

____



Nessun commento:

Archivio blog

Copyright

Questo blog non può considerarsi un prodotto editoriale, ai sensi della legge n. 62/2001. Chi desidera riprodurre i testi qui pubblicati dovrà ricordarsi di segnalare la fonte con un link, nel pieno rispetto delle norme sul copyright.