Università degli studi di Genova



Blog a cura di Marina Milan, con la partecipazione di studenti, laureandi e laureati dei corsi di Storia del giornalismo e Giornalismo internazionale dell'Università degli studi di Genova (corso di laurea magistrale interdipartimentale in Informazione ed Editoria).

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17 maggio 2015

Ragguaglio di consapevolezza è doccia fredda



Da un attento Professore di Istituzioni e Politiche Culturali dell'Università Cattolica di Milano di certo non ci si poteva  che aspettare un ragguaglio intenso, sebbene conciso, delle trattazioni del decennio (1999-2009).
L'autore avvicenda le più note quanto accademicamente gettonate catastrofi del nuovo millennio con la percezione acritica e forse anche superstiziosa dei popoli.
Temi caldi, come ‚‘‘la Mucca pazza, L'influenza Suina, la Sars o il famosissimo e prorompente Millennium bug‘‘ vengono affrontati con concreta pragmaticità.
Una tra le frasi di maggiore risonanza è " il panico si alimenta quando l'informazione è nascosta o parzialmente svelata", infatti, Kerbarker, tra gli accurati dati che riportano solo previsioni di morti per i vari morbi, sottolinea come la gente abbia mutato, per non dire stravolto, il proprio decorrere giornaliero per seguire gli step di procedure "mediche" volte a salvaguardare la loro salute, ritenuta in pericolo.
L'anticamera dei contenuti menzionati è un luogo dove probabilmente si porge un invito alla platea non solo in merito a degli eventi passati e quindi a delle considerazioni sugli accaduti, bensì ad una formula quasi maieutica del selezionare, decodificare, distinguere ed infine comprendere i comunicati che spesso ci vengono quasi gettati addosso.
L'approccio utilizzato dall'inizio alla fine di tutti i capitoli è sicuramente molto più leggero di quello che si  avrebbe nel disquisire con esperti o simil-esperti delle varie materie di interesse. Un lessico a tratti satirico, a tratti finemente ironico, sottolinea l'esigenza di voler  comunicare ad un più vasto ed eterogeneo pubblico con il rischio, però, di far perdere la qualità o lo spessore dei contenuti stessi.
Stragi ed apocalissi creano caos nel mondo dei media, quando all'alba della moneta unica, l'Euro, non si arrestano le asprezze e le divisioni tra euroscettici ed eurosostenitori, dove i primi lamentano che una moneta unitaria non ha terreno fertile in un‘Europa rappresentata da nazioni in verità poi diverse, con diverse lingue parlate e diversi modi di vivere. Tutto questo prende poi un'impennata giornalistica quando si parla del c.d. "euro-inquieto".
Insomma, le Bufale sono tali perché si percepisce che un fenomeno lo si sta gonfiando allo sproposito per fare ascolti e dare vita ad altri tipi di business secondari quanto temporanei, messi a baluardo di salvezza.
Una cosa è certa, come è mai possibile che epidemie (poichè definite tali) non hanno ancora dimezzato nessuna popolazione? Perchè virus così letali di letale non hanno lasciato nulla se non gli infiniti articoli monotematici delle più grandi case editrici? E cosa più interessante: può un fenomeno dalle dimensioni mondiali che coinvolge gli afflati di ogni cittadino piombare nel più lontano dimenticatoio nel giro di qualche anno, se non addirittura qualche mese?
Tutte queste domande trovano una lauta ed efficiente spiegazione dentro le narrazioni di Andrea Kerbaker, una ed una risposta per chi interrogativi non se ne pone.

Aurelia Astrid Amodeo

Andrea Kerbaker
Bufale Apocalittiche.
Le catastrofi annunciate (e mai avvenute) del terzo millennio
,
Adriano Salani Editore, Milano, 2010, 135 pp.


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