Università degli studi di Genova



Blog a cura di Marina Milan, con la partecipazione di studenti, laureandi e laureati dei corsi di Storia del giornalismo e Giornalismo internazionale dell'Università degli studi di Genova (corso di laurea magistrale interdipartimentale in Informazione ed Editoria).

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20 maggio 2017

Nascita e morte del giornalismo americano?


''La stessa categoria giornalismo non è più adeguata a descrivere la frammentazione dei formati e dei messaggi. La moltiplicazione di canali televesivi, la crescità di Internet, il successo della radio parlata, la proliferazione di prodotti paragiornalistici ci dovrebbero indurre a discutere di vari giornalismi, molti dei quali hanno una parentela assai vaga con quell'industria di raccolta organizzata dalle notizie di interesse generale che eravamo abituati a conoscere.''
Fabrizio Tonello, insegnante di Storia del giornalismo nell'Università di Padova, con questo libro vuole proporre un analisi storica e sociale su come questo mondo stia cambiando e per approfondire l'argomento prende gli Stati Uniti d'America come caso studio.
Nelle varie pagine il lettore sarà trasportato in un viaggio che comincia nel
1733 e finisce ai giorni nostri, affrontando i temi della libertà d'espressione, della nascita della penny press, di come lo sviluppo tecnologico ha influenzato il modo di dare la notizia, dal telegrafo che creò la tecnica delle 5w a internet che sta distruggendo il giornalismo tradizionale o di fare notizia dai cosidetti muckrakers all'infotaiment.
Un altro elemento su cui si sofferma l'autore riguarda come i media trattino certe notizie, addirittura quasi manipolandole per renderle più vendibili e cariche d'interesse all'opinione pubblica, e di come questo sia molto più evidente e alla luce del sole dopo i tragici eventi dell'11 Settembre.
E' interessante notare come le notizie si modifichino e adattino sui vari cambiamenti sociali che hanno coinvolto l'America in quasi tre secoli di storia e come questo sia tuttora in divenire.
Un chiaro esempio sono state le elezioni americane e le varie raffigurazione fornite da vecchi e nuovi media per veicolare i voti a favore di un candidato o del suo avversario creando immagini stereotipate e spostando l'attenzione evitando di soffermarsi sui contenuti che ognuno proclamava durante la propria campagna elettorale.
L'unico difetto che si può riscontrare è che molti temi sono stati solo accennati e non trattati, forse con la dovuta attenzione, ma a sua difesa, l'autore dichiara esplicitamente nelle prime pagine del libro che questo modo di scrivere come limite della collana stessa, (Bussole) con la quale lo pubblica, quindi è consigliato più a persone appassionate dell'argomento o studiosi in questo campo rispetto a curiosi dell'ultima ora o lettori da spiaggia.
''Potremmo essere alla vigilia di una nuova fase in cui il giornalismo tradizionale muore, per rinascere sotto forma di comunicazione diffusa''
Nicolò Granone

Fabrizio Tonello
Il giornalismo americano
Carocci, Roma, 2013 (prima edizione 2005).

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