Il Piemonte ricorda i "Cantacronache"
Nell'inverno a cavallo fra il 1957 e il 1958, su iniziativa di Michele Luciano Straniero, Sergio Liberovici, Fausto Amodei e Gianni Bosio , nacque a Torino il gruppo-movimento dei Cantacronache.
L’intento era quello di rompere il fronte delle canzonette di consumo in stile festival di San Remo, creando una nuova forma di canzone, una canzone che traesse spunto direttamente dalla cronaca per dedicarsi a tematiche - il lavoro in fabbrica, la guerra partigiana, il presunto miracolo economico - da cui la canzone, fino ad allora, s’era quasi sempre tenuta lontana. I riferimenti formali erano gli chansonnier francesi (Brassens, Brel, Ferré), ma anche le canzoni composte per il teatro brechtiano o la grande tradizione di certa canzone popolare italiana (su tutti il recupero della figura del cantastorie, del raccontatore orale, letteralmente annichilito dall'avvento prodigioso dei mass media). Al gruppo aderirono molti musicisti e intellettuali dell'epoca, da Italo Calvino a Franco Fortini, da Giacomo Manzoni a Umberto Eco, passando per Giorgio De Maria, Emilio Jona, o la cantante Margot.
A cinquant'anni dalla nascita dei "padri dei cantautori" si terrà una serata-evento in quel di Rivoli, in provincia di Torino, mercoledì 3 dicembre, a partire dalle 21.00, presso la Maison Musique, in via Rosta 23. La serata prevede dei momenti prettamente musicali che saranno affidati ai vari Fausto Amodei, Gualtiero Bertelli, Cantosociale, Frankie Hi NRG MC, Isa, Alessio Lega, Giovanna Marini, i Mau Mau, Carlo Pestelli, e i Tête de Bois, e dei momenti di riflessione, con interventi di Emilio Jona, Enrico de Angelis e di Giovanni Straniero - figlio di Michele e autore del libro Cantacronache, i 50 anni della canzone ribelle, edito da Zona 2008. [CA]
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