Jr, 25 anni, francese, si autodefinisce “artiviste”, un misto tra artista e attivista e da quando, nel 2000, ha trovato una macchina fotografica sul marciapiede della metro di Parigi, non ha più smesso di fotografare ma, soprattutto, di utilizzare la fotografia come mezzo di comunicazione privilegiata con coloro che non sono i visitatori abituali dei musei e sono ben distanti dal circuito delle gallerie d’arte. Da Los Angeles a Berlino, Jr comincia ad esporre illegalmente per le strade, che considera come la sua personale galleria d’arte. Le sue gigantografie entrano dirette nello spettro visivo dei passanti, e, quasi con arroganza, obbligano lo spettatore a guardare il mondo, un pezzetto di mondo, con gli occhi dell’artista.
I suoi lavori più importanti fanno parte del progetto “28 millimetri”; il primo prende forma nel 2004, quando si stabilisce nei quartieri Des Bosquets (Monfermeil) e la Forestière (Clichè-sous-Bois) per ritrarre i giovani del posto. Questi “Portrait d’une gènèration” (così verrà definita la sua raccolta) saranno poi stampati in formato gigante ed affissi, per strada ovviamente, nei vecchi quartieri popolari di Parigi est. Con la seconda tappa del progetto “28 millimetri” si verrà a realizzare la più grande esposizione illegale al mondo. Con “Face2Face”, ritratti di israeliani e palestinesi vengono affissi faccia a faccia, appunto, in formati giganteschi in otto città d’Israele e della Palestina e anche sul grande Muro. Con questo progetto Jr valica i confini dell’impossibile, con ironia e coraggio mette a confronto due popolazioni che da decenni sono in guerra tra loro e si addentra nel cuore delle città che vivono quotidianamente il sanguinoso conflitto. La terza tappa del progetto, che ancora deve completarsi, prende il nome di “Woman Are Heroes” e fino ad ora a portato Jr in Africa, più precisamente in Kenya, Sudan, Sierra Leone e Liberia. Tutte zone devastate da terribili guerre civili. Con i suoi scatti Jr vuole ridare dignità e forza a queste donne. Le fotografie sono già state esposte, nei luoghi più disparati, in Sierra Leone e Liberia, ma anche a Bruxelles e prossimamente a Londra e a Parigi, con il preciso obiettivo di sensibilizzare la popolazione europea sulla condizione di queste donne e favorire la connessione, attraverso l’arte, di due mondi spesso troppo lontani.
Jr con le sue fotografie ricopre i muri delle abitazioni, vecchie strade in disuso, piscine vuote, treni, autobus … qualsiasi cosa purché sia alla portata di tutti, per dare modo a tutti di poterle osservare, per ridare a tutti il diritto di esprimersi, di avere una propria opinione del mondo e di gridarla, di mostrarla. Fuori, in strada, dove sono i suoi soggetti, dove ribolle la vita, dove vi sono storie vere di persone vere.
Chiara Ravano
Per saperne di più: http://www.jr-art.net/
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3 commenti:
Ciao Chiara,
potevi dirmelo in treno che ti interessa la fotografia... :-P
bell'articolo. scrivi bene.
ma se uno a caso volesse scriverti... come fa?.... :-)
ciao
paolo
accidenti mi hai trovata. che coincidenza vero?
in effetti la fotografia é una mia grandissima passione, ancora un po acerba tecnicamente ma sono orientata verso il miglioramento :-)
perché mai vorresti un mio contatto? anche se ormai hai le coordinate del mio profilo.
chiara
sì ma nel profilo non c'è la tua mail!!!!!
mica vorrai che ti porti le lettere nella cassetta di casa!!! :-D
a dire il vero mi sembra più rischioso avermi detto dove abiti che non darmi la tua mail... o sbaglio? e cmq mi ha incuriosito il modo con cui rispondevi con il tuo non verbale a quello che ti dicevo in treno :-P
vabbè... se vorrai me la darai...
intanto allora, dato che non sei una donna curiosa, non è necessario che ti dica di andare a legggere qualcosa che avevo scritto nel mio blog ma che poi ho sospeso...
e che tu mi fai venire voglia di riprendere....
http://www.immagine-e-comunicazione.blogspot.com
magari un giorno ti racconterò perchè ho sospeso....anche con la fotografia....
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