In quest’ottica, attraverso la formazione di un gruppo redazionale di stagisti (tra i quali il sottoscritto) e volontari, il campus si è dotato di alcune piattaforme digitali atte alla diffusione dell'immagine cittadina e all'interattività propria di questi mezzi: la creazione di una pagina dedicata su MySpace (reperibile all'url http://www.myspace.com/genova) è l'evidente testimonianza della multimedialità del progetto, caratterizzandosi della convergenza tra foto, notizie (i focus “Oggi parliamo di”, “Discutiamone insieme” e “Cosa succede in città”), social networking e video.
Questi ultimi, tra i prodotti più apprezzati, sono reperibili nel visitato canale YouTube appositamente creato (all'url http://www.youtube.com/user/GenoaMunicipality), forse l'iniziativa che meglio ha veicolato il progetto. Di rilevanza è anche la collaborazione avviata con Google per quanto riguarda la pubblicazione delle mappe tridimensionali della città fruibili attraverso “Street View”, nuova e apprezzata applicazione della più nota piattaforma GoogleMaps. E' in oltre allo studio l'ampliamento e il più massiccio utilizzo dello spazio di “CittàDigitale” già esistente su Facebook, probabilmente un mezzo meno duttile ma, proprio a voler seguire i dettami del web 2.0, dalla più agevole fruizione e dunque dalla maggiore visibilità, a discapito della piattaforma MySpace che sembra invece irrimediabilmente perdere d'appeal (forse per la sua natura più macchinosa – non pochi, in proposito, sono stati i problemi tecnici riscontrati in redazione).
Coordinata dal dott. Francesco Bollorino e dal dott. Mario Muda, la redazione si è impegnata nella creazione di contributi video e testuali in merito ai più svariati argomenti: grande parte hanno avuto i resoconti sul dibattito cittadino riguardanti la costruzione di moschea e gronda; apprezzabile interesse hanno suscitato i lavori sulle manifestazioni studentesche e la natura della cosiddetta “Onda anomala” sia in ambito cittadino che nazionale; un buon seguito, inoltre, possono vantare i documenti prodotti a proposito del GayPride “passato” di recente per le vie della città.
Non sono di certo state trascurate le iniziative culturali, d'accordo con l'Agenda Eventi del comune, e lo spazio per dar voce all'intrattenimento cittadino grazie alla collaborazione con la testata MenteLocale.
Gli obiettivi, quindi, sembrano voler perseguire la strada dell'interattività, permettendo o sganciamento dei siti già in funzione (quello del comune come quello dei musei) dalla logica del web tradizionale, incapace nel coinvolgere il dialogo fra l'ente e il fruitore. E proprio in quest’ottica si sta inoltre pensando all'ampliamento verso canali marcatamente tematici nell'intenzione di raggiungere un pubblico più giovane (con un sito dedicato) e più radicato nel territorio (col dislocamento di redazioni nei vari municipi genovesi).
Il mio contributo ha trovato spazio nella composizione scritta nell'opera di ricerca di fonti ed eventi da poter “coprire”; inoltre ho potuto dare il mio contributo nella stesura testuale della pagine web dell'Agenda Eventi del Comune. A onor del vero, durante le consuete riunioni settimanali si è sempre evidenziata una generale disponibilità da parte di tutti a svolgere qualsiasi tipo di mansione (sempre comunque in ossequio agli impegni e alle disponibilità personali), malgrado col passare del tempo e l'ingresso in squadra di volontari “professionisti” le mansioni siano diventate, per ognuno, più specifiche e caratterizzanti.
Ad oggi il progetto sembrerebbe ben avviato ma, ineludibilmente, ad un bivio: sono incerti, infatti, quali benefici la piattaforma MySpace possa ancora garantire a “CittàDigitale”, ed è quindi credibile che a breve si debba decidere sull'esistenza o meno, in futuro, di questo canale. In via personale, vedrei favorevolmente la sostituzione di questo con l'apertura verso il blogging (magari un blog scorrevole, leggibile, facilmente aggiornabile, ricco di di materiale multimediale e soprattutto aperto all'interattività con l'utenza) e il microblogging (faccia da esempio il recente successo di Twitter), in maniera da rendere più accattivante contenuti che, benchè d'ottima fattura, potrebbero risultare “noiosi” a dispetto del mezzo che li supporta, che può renderli “accattivanti” solo fino a un certo punto (in redazione era noto l'esempio della lunga intervista fatta al sindaco Marta Vincenzi). A questo riguardo e più in generale, è forse da considerare l'attrattiva che uno spazio internet di natura istituzionale può esercitare sul pubblico-web, generalmente poco avvezzo a frequentare siti di questo genere se non a scopo meramente “tecnico”.
Vincenzo Marino
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