Il libro sarà presentato a Genova per iniziativa dell'Assemblea legislativa della Liguria - Settore Studi, Documentazione ed Assistenza agli Organi Statutari e di Garanzia. Parteciperanno Giuseppe Di Claudio, giornalista ed editore del volume, Giacomo Ronzitti, Presidente del Consiglio regionale e l’autore, Giorgio Silvestri.
La storia d’Italia è strettamente legata a quella, ben più remota, dell’emigrazione italiana nel mondo e della miriade di giornali e riviste per gli italiani all’estero fioriti dal Settecento a oggi. “L’italiano non era lettore di carta stampata in patria, ma lo è diventato attraversando il mare”, scrisse nel 1975 l’allora ambasciatore della Santa Sede presso l’ONU, Monsignor Giovannetti. L’esigenza di fare rete ha sempre favorito la nascita di giornali e riviste in ogni terra toccata dai nostri emigranti già prima dell’età di Napoleone, quando l'unità italiana era un progetto di pochi sognatori. Con il mutare delle motivazioni e dei numeri delle partenze, la stampa “italica” si amplia e si differenzia al suo interno, intrecciando una fitta serie di relazioni con la madrepatria che sono a tutt’oggi visibili. Che la questione sia più attuale che mai lo confermano così in primo luogo gli ottocento tra giornali, riviste, radio, televisioni, pagine e portali digitali destinati ai 3,7 milioni di cittadini italiani residenti all’estero, 60 milioni di oriundi e altrettanti italofoni sparsi in ogni angolo del pianeta: non erano mai stati tanti. Se a ciò si aggiungono la recente formazione di organi come il CGIE (Consiglio Generale degli Italiani all'Estero) e i COMITES (Comitati degli Italiani all'Estero) e, soprattutto, il varo della legge 470 del 20/12/2001 che istituisce le circoscrizioni italiane all’estero, il quadro anche sociologico e politico della nostra emigrazione è completo. Tramite l’excursus storico delle migrazioni dall'Italia e un riepilogo dei censimenti e delle politiche che hanno interessato la pubblicistica “italica”, il volume inquadra tutti i media in vita secondo i canali sfruttati, l’area di diffusione, i contenuti e gli scopi perseguiti, in relazione alle più recenti ricerche sui media interculturali. Non mancano poi uno studio dell’auto-organizzazione dei media “italici” in organi come la FUSIE (Federazione della Stampa Italiana all'Estero), nè accenni agli organi più significativi, come “Gens Ligustica in Orbe”, “La Voce d’Italia” di Caracas, o il recente canale Rai International. Un'attenzione costante viene infine prestata al ‘come’ e al ‘perchè’ della progressiva perdita della lingua italiana presso gli emigrati e i loro discendenti. Primo scopo di questo scritto è inquadrare le sfide che più da vicino riguardano le testate per e sui cittadini italiani all’estero, non solo in termini di mercato di linguaggio ma guardando ad esempio anche all’afflusso di fondi pubblici e privati, tanto più decisivi per i periodici di ridotte dimensioni; decisiva è infatti l’influenza che questi organi possono avere sull’opinione degli (ex) emigrati circa l’Italia o il loro Paese di residenza. Anche in questo contesto i media si rivelano una volta di più specchio del cambiamento “glocale”, nonché un veicolo di promozione sociale e di rivendicazione politica, economica e culturale. Alla vigilia dell’anniversario dei 150 anni dell’Unità d’Italia, queste pagine intendono ricordare che anche noi italiani siamo stati in tempi non lontani “ecuadoriani”, “albanesi” o “marocchini” con in mano una valigia piena di culture, dialetti, tradizioni e sogni di una vita migliore.
L’autore
Giorgio Silvestri, nato a Recco (Genova) nel 1984, ha conseguito la laurea specialistica in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Genova nel 2008. A seguito di un percorso Erasmus presso la Universidad Complutense de Madrid si è stabilito nella capitale spagnola, dove ha ottenuto una borsa di studio per il Master in Giornalismo organizzato dal quotidiano "El Mundo"; ha svolto tirocini presso la redazione spagnola dell'Agenzia Ansa e l'Ambasciata d'Italia in Spagna. Nel 2009 ha ottenuto il Premio internazionale di giornalismo “Gaetano Scardocchia” per la sua tesi di laurea specialistica, pubblicata per iniziativa di Marenostrum.
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