Università degli studi di Genova



Blog a cura di Marina Milan, con la partecipazione di studenti, laureandi e laureati dei corsi di Storia del giornalismo e Giornalismo internazionale dell'Università degli studi di Genova (corso di laurea magistrale interdipartimentale in Informazione ed Editoria).

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21 settembre 2010

In libreria

Alessio Cornia 
Notizie da Bruxelles. Logiche e problemi della costruzione giornalistica dell'Unione Europea
Milano, Franco Angeli, 2010, 192 pp. 

Scheda di presentazione
Nonostante le scelte dell'Unione europea incidano fortemente sulla vita quotidiana dei cittadini italiani, i suoi attori e le sue decisioni ottengono uno spazio marginale nei media del nostro Paese. Questo contribuisce ad allontanare l'Europa dagli europei e a farla apparire come un'entità distante e poco trasparente. Perché l'UE viene considerata come un argomento giornalistico di scarso interesse? Le logiche di funzionamento della "macchina europea" sono inconciliabili con le logiche mediali? Questo studio vuole approfondire i fattori strutturali che condizionano la produzione informativa sull'Unione europea e le problematiche che ostacolano la notiziabilità delle sue istituzioni. Emergerà come i corrispondenti da Bruxelles adottino particolari stratagemmi per rendere l'attualità europea maggiormente attrattiva per il pubblico italiano. Il volume, inoltre, illustrerà come la Commissione, il Consiglio e il Parlamento europeo organizzano i rapporti con la stampa e come le loro attività siano oggetto di modalità differenti di rappresentazione mediale. Bruxelles apparirà come un campo in cui diverse fonti istituzionali si attivano per promuovere presso i giornalisti la loro particolare "idea di Europa" e in cui la dimensione nazionale e quella sopranazionale entrano spesso in competizione. A partire da una ricerca sul campo, l'autore ha ricostruito le logiche di funzionamento del microcosmo giornalistico di Bruxelles. Dalla sua analisi emergerà, più in generale, come dietro le notizie attraverso le quali ci informiamo su ciò che accade nel mondo si nasconda un "gioco strategico" fatto di collaborazioni, conflitti, accordi e compromessi: una negoziazione continua che vede coinvolti diversi attori (giornalisti, organizzazioni mediali e fonti) e che condiziona il modo in cui vengono rappresentati gli eventi. Uno studio, dunque, che svela i dietro le quinte del processo di costruzione delle notizie, le quali, ben lontane dall'essere un rispecchiamento fedele del reale, sono il frutto delle strategie d'interazione e delle "mosse" compiute degli attori che concorrono per definirne il significato.
Indice:
Introduzione
Come e perché studiare l'informazione giornalistica sull'Unione europea
(Copertura mediale e legittimità democratica dell'UE; Il newsmaking: chi condiziona il processo di produzione delle notizie?; L'indagine sul campo: uno studioso tra i giornalisti a Bruxelles)
Giornalisti nella "bolla di Bruxelles"
(Il contesto mediale: a chi interessa l'Europa?; Il contesto sociale: la "bolla di Bruxelles"; La Commissione al centro della comunicazione europea; Le regole d'interazione tra fonti e corrispondenti)
Istituzioni europee e corrispondenti italiani: un rapporto difficile
(La Commissione: tante informazioni, poca politica; Il Consiglio: la concorrenza tra fonti; I condizionamenti strutturali sulle notizie UE; La scarsa visibilità mediale del Parlamento europeo; Il ruolo delle lobby; Le fonti confidenziali e i giornalisti: chi usa chi?)
Lontani dalla redazione, sempre insieme ai colleghi: cercare l'Italia a Bruxelles
(Il rapporto con l'Italia: la sindrome dell'abbandono; La collaborazione tra colleghi e gli eccessi della concorrenza; La concorrenza porta alla collaborazione; Fare giornalismo protetti dal "branco"?; Routine giornalistiche per "italianizzare" Bruxelles)
Conclusioni
Riferimenti bibliografici.

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